(Teleborsa) – Nell’area euro “il calo dell’inflazione ha consentito di avviare un primo allentamento delle condizioni monetarie. La riduzione dei tassi ufficiali” della BCE “potrà proseguire con gradualità, accompagnando il ritorno dell’inflazione all’obiettivo, se gli andamenti macroeconomici rimarranno in linea con le attese del Consiglio direttivo”. Lo ha affermato il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nel suo intervento all’assemblea annuale dell’ABI, a Roma. “Se eventi inattesi rischiassero invece di allontanarci dal sentiero previsto, in una direzione o nell’altra – ha aggiunto – dovremo essere pronti ad adeguare prontamente le nostre decisioni”.
Panetta ha anche sottolineato che vanno “ridimensionati” i timori di possibili pressioni inflazionistiche nell’area euro legati alla dinamica dei prezzi nei servizi, più elevata dell’andamento generale, e alla crescita dei salari che resta robusta. “le future decisioni di politica monetaria dovranno tenere conto di due importanti fattori: il primo è che i rialzi passati dei tassi ufficiali stanno tuttora comprimendo la domanda, l’attività produttiva e l’inflazione e continueranno a farlo nei mesi a venire”. “Il secondo è che gli effetti espansivi dell’allentamento monetario che si profila per i prossimi mesi saranno attenuati dall’ulteriore contrazione del bilancio dell’Eurosistema – ha aggiunto – che continuerà ad agire in senso restrittivo sui costi di raccolta e sulla liquidità delle banche e quindi sull’offerta di credito all’economia”.
Focus sull’Italia: sulla scia della stretta monetaria operata dalla Bce “la dinamica del credito si è fortemente indebolita”, a valori analoghi a quelli della crisi di 15 anni fa e “il protrarsi della debolezza del credito inciderebbe su un contesto che come in altri paesi è esposto a vulnerabilità, nel quale sarebbe difficile immaginare interventi pubblici come quelli eccezionalmente generosi varati dopo la pandemia”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nel suo intervento all’assemblea annuale dell’Abi, a Roma. “La consistenza dei prestiti alle imprese ha registrato una decisa contrazione, che solo ora si sta attenuando. I finanziamenti alle famiglie hanno anch’essi rallentato bruscamente – ha rilevato – fino a ristagnare nell’ultimo anno”. Nel frattempo “i tassi di interesse sui nuovi prestiti sono considerevolmente aumentati. La decelerazione del credito è di entità paragonabile a quella che carat terizzò gli episodi di crisi dello scorso quindicennio. Gli effetti sull’economia reale – ha notato Panetta – sono stati però assai meno gravi”.
Nel nostro Paese “la solidità delle banche rappresenta oggi un elemento di forza del nostro sistema produttivo. Esse hanno ora il compito di accompagnare la ripresa della domanda, affiancando famiglie e imprese ed evitando che il credito possa costituire un freno ai consumi e agli investimenti. Potranno, per questa via, contribuire al rilancio dell’economia italiana”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nel suo intervento all’assemblea annuale dell’Abi, a Roma
Nel secondo trimestre la crescita economica in Italia “sarebbe rimasta dello stesso ordine di grandezza” di quella registrata nei primi tre mesi: un più 0,3% del Pil rispetto ai tre mesi precedenti”, ha detto Panetta sottolineando che “Continua l’espansione dei servizi, soprattutto quelli legati al turismo, mentre perdura la debolezza della manifattura. Per il complesso del 2024 le previsioni di Consensus Economics indicano una crescita dello 0,8 per cento. L’attività è trainata principalmente dalla domanda estera netta – ha rilevato – mentre quella interna rimane debole. Diminuiscono gli investimenti in impianti, macchinari e beni immateriali, che risentono delle condizioni restrittive di finanziamento e dell’incertezza del quadro economico e politico a livello internazionale”
Il governatore della Banca d’Italia è anche tornato a esprimere una valutazione sui criptoasset non garantiti, come Bitcoin e Ethereum: “sono prive di valore intrinseco e non generano flussi di reddito. Sono create mediante procedure informatiche e non vi è alcun soggetto né attività reale o finanziaria che ne assicuri il valore. Sono talvolta scambiate su circuiti informali e opachi o su piattaforme non sottoposte ad adeguati controlli”, ha affermato nel suo intervento. “Coloro che le detengono hanno l’obiettivo principale di rivenderle a prezzi maggiori e in alcuni casi quello di eludere le norme fiscali, di lotta al riciclaggio di denaro e di contrasto al finanziamento del terrorismo. In genere, queste criptoattività rappresentano di fatto una scommessa – ha detto Panetta – un contratto speculativo ad alto rischio, il cui valore è svincolato da fondamentali. Per questi motivi il loro valore registra fortissime oscillazioni”. “Com’è evidente, esse non hanno le caratteristiche per svolgere le tre funzioni proprie della moneta – ha concluso -: mezzo di pagamento, riserva di valore e unità di conto”