(Teleborsa) – Si è tenuta questa mattina a Palazzo Piacentini la quinta riunione plenaria del Tavolo permanente della Moda, istituito dal Mimit con l’obiettivo di accogliere le istanze del settore attraverso un confronto tra le parti interessate nel quadro di una politica industriale tesa a valorizzare le filiere nazionali che il dicastero sta promuovendo da inizio della legislatura.
All’incontro – presieduto dal ministro Adolfo Urso e dal viceministro Valentino Valentini – erano presenti i rappresentanti del ministero del Lavoro, dell’Economia, della Cultura, degli Affari Esteri, dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, esponenti della filiera, associazioni d’impresa e del mondo economico, rappresentanti sindacali e degli Enti locali.
Al centro del tavolo – spiega una nota del MIMIT – le principali sfide di settore, dai fattori congiunturali – come il calo dei volumi produttivi, la contrazione dei consumi e le incognite geopolitiche – alle misure di sostegno e tutela per il settore.
“Abbiamo riunito tutta la filiera della moda per fornire soluzioni alle principali richieste da parte delle imprese del settore”, ha dichiarato Urso. “Ci siamo impegnati ad assicurare insieme all’Abi la rimodulazione dei prestiti bancari, a garantire alle imprese del settore l’utilizzo a pieno delle risorse per gli ammortizzatori sociali e a introdurre una misura saldo e stralcio in merito all’annosa questione dei crediti di imposta. Inoltre, siamo al lavoro, insieme al ministero degli Esteri e all’Istituto del Commercio Estero, per promuovere sui mercati internazionali il settore della Moda e con i decreti attuativi al ddl Made in Italy stiamo sostenendo l’economia circolare”.
Nello specifico, in tema di accesso al credito, il ministro Urso ha ricordato durante l’incontro che su richiesta del Mimit è stata, infatti, inviata nei giorni scorsi una circolare esplicativa da parte dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) agli istituti bancari con disposizioni per la ricalendarizzazione dei finanziamenti garantiti da Sace, Simest e Medicredito ottenuti dalle imprese durante la fase covid e a seguito della crisi per il conflitto ucraino.
Rispetto alle criticità emerse in relazione all’applicazione del Credito di Imposta R&S nel periodo 2015/2019 nel settore della Moda, si stanno studiando delle proposte normative. A riguardo, Urso ha sottolineato la volontà del Governo, in particolare del Mimit e del Mef, di individuare una soluzione alla problematica attraverso un apposito strumento normativo che potrebbe prevedere un ‘saldo e stralcio’, formula che consentirebbe a chi ha utilizzato questa misura di poter evitare ricorsi di natura legale.
Sempre in materia di sostegno al settore, durante il tavolo, è stato ribadito che l’impegno del Mimit è inoltre quello di dare attuazione alla legge sul Made in Italy, che all’articolo 10 punta a valorizzazione la filiera delle fibre tessili naturali e provenienti da processi da riciclo in cui si prevedono misure incentivanti a favore del comparto e per il settore conciario. Il decreto attuativo è in fase di concertazione.
In materia di transizione green il Mimit, ha evidenziato Urso, sta monitorando il Regolamento Ecodesign, entrato in vigore da poche settimane, che introduce requisiti minimi di ecoprogettazione per ogni tipologia di prodotto. A riguardo, il Ministro, ha annunciato che è stata avviata un’interlocuzione con il Mef per realizzare uno strumento agevolativo tramite voucher già nella prossima Legge di Bilancio. Alla ripresa della pausa estiva il Ministero invierà un questionato alle imprese del settore per capire il quadro dei fabbisogni e delle necessità produttive derivanti dall’applicazione di questo regolamento al fine di sviluppare misure attuative.
Infine, in materia di ammortizzatori sociali, Urso ha precisato che sono state avviate interlocuzioni con il Ministero del Lavoro per venire incontro alle realtà in difficoltà. Alle imprese manifatturiere con più di 15 dipendenti viene data la possibilità di utilizzare a pieno le risorse per la cassa integrazione ordinaria (con poi possibile estensione a regime straordinario). Mentre per quelle con meno di 15 dipendenti, lo strumento utilizzato sarà erogato da un fondo gestito dalle associazioni artigiane che assicura una copertura di sei mesi.