(Teleborsa) – A Roma serve un piano d’azione strategico per i taxi che copra un arco temporale almeno sino al 2030 e consenta di integrare il servizio nell’ambito della mobilità integrata della Capitale. Lo chiede Legacoop Lazio (coordinamento taxi) all’Amministrazione capitolina, sollecitando l’istituzione di un tavolo che coinvolga le associazioni di categoria.
La richiesta è un piano strategico che favorisca la transizione ecologica e digitale, mentre si intravede già all’orizzonte la concorrenza di robotaxi e taxi volanti, e che affronti le criticità: l’insufficienza di colonnine di ricarica elettriche, a dispetto dei cospicui investimenti nell’elettrico effettuati da molti tassisti, o la difficoltà di movimento in centro persino per i taxi abilitati al trasporto disabili. La proposta intitolata “Roma taxi 2030 – Un action plan per il taxi del futuro” sarà presentata durante l’evento “La cooperazione che muove le persone”.
Si guarda con particolare interesse ai 14,4 milioni di euro derivanti dal bando licenze indetto dal Comune di Roma, dopo che un’operazione promossa da Legacoop Lazio con Banca Etica, Cooperfidi e UNI. CO ha ha reso possibile l’impiego di 6,1 milioni di euro a 86 tassisti perché acquistassero la licenza
Tra le priorità individuate: l’istallazione di colonnine di ricarica elettrica ed incentivi per veicoli elettrici e ibridi per arrivare all’80% di flotta green entro il 2030. Per migliorare la viabilità, si chiedono nuove corsie preferenziali in aree strategiche (via Colombo,
Lungotevere, Viale Angelico), la riqualificazione delle corsie esistenti con piani di controllo basati su telecamere, collegamenti per i taxi con metro, stazioni e hub intermodali ed una rivisitazione delle aree pedonali per trasporto disabili e nuovi voucher per le fasce economicamente svantaggiate. E ancora, posteggi attrezzati e digitali con sistemi di videosorveglianza affinché per ogni nuova licenza ci siano nuovi spazi per il servizio, colonnine informative digitali e luminose aggiornate in tempo reale con informazioni su eventi, chiusure stradali e disponibilità del servizio taxi, nonché promozione della App “ChiamaTaxi” e integrazione con le principali piattaforme (centrali radiotaxi e piattaforme digitali già esistenti). Non da meno la richiesta di un traduttore simultaneo a bordo, per abbattere le barriere linguistiche e posteggi temporanei “ad hoc” per i grandi eventi, tolleranza zero per l’abusivismo e sondaggi annuali sulla qualità del servizio.
“Per realizzare questa visione servono coraggio, pianificazione, collaborazione”, afferma Massimo Mancinelli, referente coordinamento taxi Legacoop Lazio. “Siamo pronti a dialogare con l’Amministrazione per costruire insieme un percorso condiviso”, ha aggiunto Mauro Iengo, presidente Legacoop Lazio.
