(Teleborsa) – La Commissione europea ha concluso che alcune misure di sostegno italiane a favore di Cineca, un consorzio senza scopo di lucro i cui membri includono il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca (MIUR), università italiane e istituzioni nazionali, non costituiscono aiuti di Stato.
A marzo 2021, a seguito di una denuncia, la Commissione ha avviato un’indagine approfondita per verificare se (i) il finanziamento pubblico annuale fornito dal 2004 dall’Italia a Cineca per la fornitura di servizi di tecnologia dell’informazione (IT) al MIUR e (ii) i pagamenti delle università italiane a Cineca per la fornitura di servizi IT costituiscano aiuti di Stato illegali e incompatibili. Inoltre, l’indagine ha cercato di chiarire se Cineca abbia utilizzato finanziamenti pubblici per sovvenzionare incrociatamente attività economiche in mercati in cui potrebbe essere in concorrenza con altri operatori del mercato.
La Commissione ha ritenuto che le misure non costituiscano aiuti di Stato, dato che Cineca non è un’impresa per quanto riguarda le attività interessate. La Commissione ha stabilito, in particolare, che la fornitura di servizi IT in questo contesto è intrinsecamente legata al compito dello Stato di fornire istruzione terziaria. Per quanto riguarda la questione delle sovvenzioni incrociate, la Commissione ha ritenuto che Cineca abbia messo in atto adeguate misure di salvaguardia per impedire le sovvenzioni incrociate tra le attività sostenute e le sue attività economiche sui mercati in cui si confronta con la concorrenza.