(Teleborsa) – La Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito, ovvero l’antitrust britannico, ha chiuso i suoi casi sul Play Store di Google e l’App Store di Apple, in quanto pianifica l’implementazione del nuovo regime di concorrenza sui mercati digitali.
Sebbene la CMA non abbia preso alcuna decisione su quali attività o danni digitali affronterà per primi, prevede che il suo lavoro iniziale nell’ambito del nuovo regime di concorrenza sui mercati digitali si baserà e sfrutterà la sua esperienza in aree che ha già studiato, come gli ecosistemi mobili, che includono gli app store.
La CMA ha aperto questi casi perché teme che Google e Apple stiano utilizzando le loro posizioni di mercato tramite il Play Store e l’App Store rispettivamente per stabilire termini che potrebbero essere ingiusti per gli sviluppatori di app del Regno Unito e che potrebbero limitare la concorrenza e la scelta dei consumatori, portando potenzialmente a prezzi più alti e a una scelta ridotta per gli utenti delle app.
I casi, si legge in una nota, si sono concentrati sulle regole che richiedono agli sviluppatori di app che offrono contenuti digitali, come i giochi, di utilizzare i sistemi di fatturazione di Google Play o Apple per gli acquisti in-app, che la CMA teme limitino la scelta della soluzione di pagamento degli sviluppatori e rendano più difficile per loro trattare direttamente con i propri clienti.
“Una volta che il nuovo regime pro-concorrenza dei mercati digitali entrerà in vigore, saremo in grado di valutare l’applicazione di questi nuovi poteri alle preoccupazioni che abbiamo già identificato attraverso il nostro lavoro attuale”, ha commentato Will Hayter, direttore esecutivo per i mercati digitali presso la CMA.
“È fondamentale che le aziende tecnologiche nel Regno Unito, compresi gli sviluppatori di app, possano avere accesso a un ecosistema di app equo e competitivo, contribuendo a far crescere il settore, aumentare gli investimenti e ottenere risultati migliori per i consumatori del Regno Unito – ha aggiunto – Questi sono tutti fattori che stiamo prendendo in considerazione prima di avviare le nostre prime indagini nell’ambito del nuovo regime”.
(Foto: William Hook su Unsplash)