(Teleborsa) – L’inflazione statunitense ha probabilmente accelerato ad aprile 2025, dopo un’inaspettata flessione il mese precedente, con l’aumento dei dazi – in particolare sui prodotti cinesi – che ha iniziato a incidere sui prezzi, anche se gli effetti delle nuove politiche dell’amministrazione USA devono ancora mostrarsi appieno.
Le previsioni
Secondo il consensus degli analisti, l’indice dei prezzi al consumo statunitense dovrebbe aumentare dello 0,3% su base mensile rispetto a marzo, dopo il calo dello 0,1% del mese precedente. Su base annua, la previsione è di un aumento del 2,4%, uguale al mese precedente e il livello più basso da marzo 2021, prima dell’impennata dell’inflazione.
L’indicatore core – che esclude le categorie, spesso volatili, di alimentari ed energia – è previsto al +0,3% su mese (contro il +0,1% del mese precedente) e al +2,8% su anno (uguale al mese di marzo).
Le dinamiche
È probabile che il forte aumento dei dazi inizi a riflettersi sui prezzi dei beni, in particolare per le auto nuove e le importazioni dalla Cina, come elettronica, articoli sportivi e abbigliamento, ma l’impatto inflazionistico dei dazi richiederà probabilmente alcuni mesi per manifestarsi, in parte a causa dell’anticipo delle importazioni prima dell’introduzione dei dazi.
Alcune aziende hanno infatti accumulato scorte dall’estero prima dell’entrata in vigore dei dazi, il che ha concesso loro un certo margine di manovra per attendere e vedere se i dazi rimarranno in vigore prima di adeguare i prezzi.
“Prevediamo che i dazi stimoleranno leggermente l’inflazione al consumo ad aprile, principalmente attraverso l’aumento dei prezzi delle auto – commentano gli analisti di Bank of America – Maggio e giugno saranno probabilmente interessati da un effetto tariffario più ampio e significativo a causa delle modifiche tariffarie introdotte a partire dal 2 aprile”.
Gli altri dati
Sul fronte macroeconomico, l’attenzione non sarà solo sull’inflazione. Giovedì saranno pubblicati negli Stati Uniti anche i dati sulle vendite al dettaglio e sull’indice dei prezzi alla produzione, mentre venerdì saranno pubblicati i dati sulla fiducia dei consumatori, tutti potenzialmente influenzati dall’aumento dei dazi. I dati sui consumi personali negli Stati Uniti hanno finora mostrato una certa resilienza, nonostante la debolezza del sentiment dei consumatori.