(Teleborsa) – Scende anche a luglio 2025 il superindice USA. Secondo quanto comunicato dal Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 98,7 punti, in calo dello 0,1% rispetto al mese precedente, dopo il calo dello 0,3% di giugno, in linea con le attese degli analisti.
La componente che riguarda la situazione attuale è salita dello 0,2% a 114,9 punti, mentre la componente sulle aspettative future è rimasta invariata a 119,9 punti.
“L’indice economico anticipatore per gli Stati Uniti è diminuito solo leggermente a luglio – ha dichiarato Justyna Zabinska-La Monica, Senior Manager, Business Cycle Indicators, presso The Conference Board –. Le aspettative pessimistiche dei consumatori riguardo alle condizioni economiche e la debolezza dei nuovi ordini hanno continuato a pesare sull’indice. Nel frattempo, i prezzi azionari hanno rappresentato un importante fattore di sostegno positivo per il LEI. Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono state molto più basse a luglio rispetto a giugno e hanno costituito il secondo elemento più positivo dell’indice, dopo aver contribuito in senso negativo nei tre mesi precedenti”.
“Sebbene il tasso di crescita semestrale del LEI resti negativo, a luglio si è registrato un lieve miglioramento—ma non sufficiente a evitare che venga nuovamente attivato il segnale di recessione. Nonostante ciò, The Conference Board al momento non prevede una recessione, anche se ci si attende un indebolimento dell’economia nella seconda metà del 2025, man mano che gli effetti negativi dei dazi diventeranno più visibili. Nel complesso, si prevede che il PIL reale cresca dell’1,6% su base annua nel 2025, prima di rallentare all’1,3% nel 2026″, ha aggiunto.
(Foto: Mylo Kaye su Unsplash)