(Teleborsa) – Continua a mostrare una crescita l’attività manifatturiera degli Stati Uniti a giugno 2024. Lo conferma l’indice dei direttori acquisto delle aziende elaborato da S&P Global, che segnala una fase di espansione dell’economia.
Nel sesto mese dell’anno, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 51,6 punti, contro i 51,3 di maggio. Si tratta di una revisione al ribasso rispetto ai 51,7 della stima preliminare e attesi dal consensus. L’indice si mantiene quindi sopra la soglia chiave di 50 punti che fa da spartiacque tra espansione (sopra 50 punti) e contrazione (sotto 50 punti) dell’attività.
“L’indagine S&P Global PMI mostra che i produttori statunitensi faticano a raggiungere una forte crescita della produzione a giugno, ostacolati dalla debole domanda sia dei mercati interni che di quelli di esportazione – ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist presso S&P Global Market Intelligence – Sebbene il PMI sia ormai in territorio positivo in cinque dei primi sei mesi del 2024, rispetto a un solo mese positivo nel 2023, lo slancio della crescita rimane frustrantemente debole”.
“Negli ultimi due anni le fabbriche sono state colpite dallo spostamento della domanda post-pandemia dai beni ai servizi, mentre allo stesso tempo il potere di spesa delle famiglie e delle imprese è stato ridotto dall’aumento dei prezzi e dalle preoccupazioni per i tassi di interesse più alti per un periodo più lungo – ha aggiunto – Questi venti contrari sono continuati fino a giugno, accompagnati da una maggiore incertezza sulle prospettive economiche con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali. La fiducia delle imprese è di conseguenza scesa ai minimi degli ultimi 19 mesi, suggerendo che il settore manifatturiero si sta preparando ad affrontare ulteriori tempi difficili nei prossimi mesi”.