(Teleborsa) – “Dobbiamo lavorare sull’attrattività della Pubblica Amministrazione. Noi perderemo da qui al 2032 un milione di persone che andranno in quiescenza. È un problema ma anche una grande opportunità: di affiancare nuovi giovani che ci portano freschezza e velocità, nonché attitudine a misurarsi con le nuove tecnologie. Basta, dunque, con la narrazione della PA come il luogo del posto fisso, perché le nuove generazioni non si accontentano. Dobbiamo promuovere una PA che sia capace di valorizzare il suo capitale umano”. Lo ha detto il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, stamani a Trieste, prima di partecipare col presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, al convegno “Facciamo semplice l’Italia – parola ai Territori”.
“Stiamo lavorando per cercare di portare la Pubblica Amministrazione a essere connessa col contesto in cui operiamo. Quindi c’è un grandissimo lavoro da fare, soprattutto dal punto di vista del capitale umano – ha detto Zangrillo -. Abbiamo una PA che ha subito una violenza piuttosto profonda negli anni del blocco del turn over. Abbiamo perso tra il 2009 e il 2020 quasi 300 mila persone. L’età media delle persone è passata da 42 anni del 2009 a 50 anni. Tutto questo costituisce un problema soprattutto se consideriamo che stiamo vivendo nell’epoca della trasformazione digitale. Quindi abbiamo bisogno di persone con competenze diverse rispetto a quelle del passato”.
“Io ho un obiettivo piuttosto sfidante: 600 procedure amministrative da semplificare entro il giugno 2026. E questo nell’ambito del Pnrr. Molte di queste semplificazioni nascono dalla possibilità di utilizzare le nuove tecnologie per rendere interoperabili le banche dati, quindi rendere la vita più semplice al nostro sistema imprese e ai cittadini”.