(Teleborsa) – Il Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione, il Sud e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha fatto sapere che “il governo si impegna a trovare risorse aggiuntive” da destinare al credito di imposta nella Zes Unica. Nell’informativa sul tema in Aula alla Camera il ministro ha però spiegato che per far questo è necessario “avere i dati sugli investimenti effettivamente realizzati” e che danno diritto all’agevolazione. “Il governo pende atto molto positivamente che la strategia messa in campo con la Zes Unica ha prodotto una risposta forte – ha affermato Fitto – come ha sottolineato anche Confindustria. Per cercare una soluzione sul fronte della copertura è necessario disporre di un quadro chiaro rispetto al reale utilizzo delle risorse per investimenti al 15 novembre 2024”.
Il ministro ha comunque ribadito la sua contrarietà al provvedimento adottato il 22 luglio dall’Agenzia delle Entrate che ha ridotto la percentuale del credito di imposta sugli investimenti nella Zes Unica dato l’ammontare delle prenotazioni giunte – 9,2 miliardi di euro – di molto superiore al plafond previsto, cioè 1,8 miliardi per il 2024. “Non ho condiviso il provvedimento – ha dichiarato Fitto – perché il termine per l’adozione non era perentorio e prima che fosse definito avevo inviato una richiesta di dati sugli investimenti realmente realizzati”. Fitto ha quindi sostenuto che il provvedimento dell’Agenzia “non si basa sulla situazione reale” ma appunto sulle “prenotazioni” da parte delle aziende.
In totale le domande pervenute sono state 16.064, per un valore appunto di 9,2 miliardi di euro. A chi sostiene che lo strumento sarebbe un fallimento, Fitto ha risposto che proprio queste cifre “mostrano che si tratta di un grande successo”. Ma ora è necessario, ha spiegato il ministro, avviare un “attento monitoraggio” per valutare l’entità degli investimenti che saranno effettivamente realizzati entro novembre 2024 e per i quali si attiverà il credito di imposta. I 9,2 miliardi, infatti, sono una forma di “prenotazione”. Fitto ha sottolineato che a luglio i reali investimenti effettuati nella Zes Unica del Mezzogiorno e a cui potrà essere riconosciuto il credito di imposta “ammontano a 240 milioni di euro“. Per questo sarebbe altamente improbabile che ci si possa avvicinare ai 9,2 miliardi di euro prenotati entro il 15 novembre, ha sostenuto il ministro.
“Nei prossimi giorni predisporrò una relazione di monitoraggio“, ha fatto sapere Fitto, relazione che “sarà pronta a breve, verrà approvata dal Consiglio dei Ministri e presentata in Parlamento”.