(Teleborsa) – Giornata “no” per la Borsa USA, in flessione dell’1,39% sul Dow Jones; sulla stessa linea, viene venduto parecchio l’S&P-500, che continua la seduta a 5.725 punti.
Pessimo il Nasdaq 100 (-2,67%); come pure, in forte calo l’S&P 100 (-2,08%).
L’incertezza spinge in basso Wall Street. Non basta la possibilità ventilata dal segretario al Commercio, Howard Lutnick, di un alleggerimento delle misure commerciali contro Canada e Messico su alcuni beni a convincere gli investitori americani. La notizia è stata letta come un nuovo segnale di instabilità nell’economia americana.
Sul fronte macroeconomico, sono stati pubblicati i dati sul deficit commerciale americano che a gennaio è salito a 131,4 miliardi di dollari, rispetto al passivo di 98,1 miliardi di dollari di dicembre. In forte crescita soprattutto le importazioni che sono hanno superato i 400 miliardi di dollari.
Inoltre sono aumentate più delle attese le scorte di magazzino negli Stati Uniti. A gennaio secondo i dati del Bureau of Census statunitense, si è registrato un incremento dello 0,8% a 906,2 miliardi di dollari, contro il +0,7% atteso, rispetto al +0,7% del mese precedente. Nello stesso periodo le vendite sono scese dell’1,3% su base mensile a 680 miliardi di dollari dopo il +1,4% registrato a dicembre.
Andamento negativo negli States su tutti i comparti dell’S&P 500. Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori beni di consumo secondari (-2,90%), informatica (-2,63%) e utilities (-2,10%).
Tra i protagonisti del Dow Jones, Verizon Communication (+0,88%) e McDonald’s (+0,54%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Goldman Sachs, che prosegue le contrattazioni a -3,30%.
Preda dei venditori Amazon, con un decremento del 3,24%.
Si concentrano le vendite su Boeing, che soffre un calo del 2,76%.
Vendite su JP Morgan, che registra un ribasso del 2,56%.
Sul podio dei titoli del Nasdaq, Zscaler (+7,07%), Fastenal Company (+2,58%), Lululemon Athletica (+1,99%) e Paccar (+1,90%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su MongoDB, che prosegue le contrattazioni a -23,08%.
In perdita Marvell Technology, che scende del 18,18%.
Pesante Broadcom, che segna una discesa di ben -5,51 punti percentuali.
Seduta negativa per ON Semiconductor, che scende del 5,50%.
Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:
Giovedì 06/03/2025
13:30 USA: Challenger licenziamenti (preced. 49,8K unità)
14:30 USA: Produttività, trimestrale (atteso 1,2%; preced. 2,9%)
14:30 USA: Bilancia commerciale (atteso -128,3 Mld $; preced. -98,1 Mld $)
14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 234K unità; preced. 242K unità)
14:30 USA: Costo unitario lavoro, trimestrale (atteso 3%; preced. -1,5%).