(Teleborsa) – Le condizioni del sistema economico e finanziario italiano “rimangono nel complesso favorevoli, pur se in un contesto ancora caratterizzato da un’elevata incertezza a livello globale”, e “la politica di bilancio improntata alla prudenza attenua il rischio che le tensioni provenienti dall’estero possano essere amplificate nel nostro paese”. Lo afferma il Comitato per le politiche macroprudenziali dopo la riunione odierna presso la sede della Banca d’Italia a Roma.
Alla riunione hanno partecipato il Governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, che l’ha presieduta, il Presidente della Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob) Paolo Savona, il Presidente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) Mario Pepe, il Presidente dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) Luigi Federico Signorini e il Direttore Generale del Tesoro Riccardo Barbieri Hermitte.
Nei mesi scorsi il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi ha continuato a diminuire ed è tornato sui livelli osservati prima della crisi dei debiti sovrani; la condizione finanziaria di famiglie e imprese rimane nel complesso solida, così come quella delle banche e degli altri intermediari.
Il Comitato “continua a seguire con attenzione l’andamento degli investimenti delle famiglie in certificates, strumenti altamente complessi che possono esporre i detentori a rischi di perdite significative”, viene sottolineato.
I rischi connessi con la diffusione delle criptoattività “potrebbero aumentare per via delle crescenti interconnessioni con il sistema finanziario e della frammentazione regolamentare a livello internazionale”. Su iniziativa del Ministero dell’economia e delle finanze sono stati avviati approfondimenti sull’adeguatezza dei presìdi esistenti in tema di investimento – diretto ed indiretto – in criptoattività da parte di investitori al dettaglio.
Il Comitato ha avviato i lavori per la preparazione della relazione sulle attività che ha svolto nel 2025. Il documento sarà inviato al Governo e alle Camere e pubblicato entro il prossimo marzo.
