(Teleborsa) – La Bank of Canada ha ridotto il tasso di riferimento di 25 punti base al 3%, centrando le attese degli analisti, e annunciato il suo piano per completare la normalizzazione del suo bilancio, ponendo fine al quantitative tightening. La banca riprenderà gli acquisti di asset all’inizio di marzo, iniziando gradualmente in modo che il suo bilancio si stabilizzi e poi cresca modestamente, in linea con la crescita dell’economia.
Le proiezioni nel Rapporto sulla politica monetaria (MPR) pubblicato oggi sono soggette a “un’incertezza maggiore del solito a causa del panorama politico in rapida evoluzione, in particolare la minaccia di tariffe commerciali da parte della nuova amministrazione negli Stati Uniti”, si legge nello statement. Poiché la portata e la durata di un possibile conflitto commerciale sono impossibili da prevedere, questo MPR fornisce una previsione di base in assenza di nuovi dazi.
Viene sottolineato che, da ottobre, le condizioni finanziarie sono divergenti tra Canada e USA. I rendimenti obbligazionari statunitensi sono aumentati, sostenuti da una forte crescita e da un’inflazione più persistente. Al contrario, i rendimenti in Canada sono leggermente diminuiti. Il dollaro canadese si è deprezzato in modo sostanziale rispetto al dollaro statunitense, riflettendo in gran parte l’incertezza commerciale e la forza più ampia della valuta statunitense.
A parte la minaccia di dazi statunitensi, i rischi al rialzo e al ribasso per quanto riguarda le prospettive sono ragionevolmente bilanciati. Tuttavia, un conflitto commerciale prolungato porterebbe molto probabilmente a un PIL più debole e a prezzi più alti in Canada, viene sottolineato.
“La riduzione cumulativa del tasso di riferimento da giugno scorso è sostanziale – si legge nello statement – I tassi di interesse più bassi stanno aumentando la spesa delle famiglie e, nelle prospettive pubblicate oggi, si prevede che l’economia si rafforzerà gradualmente e l’inflazione rimarrà vicina all’obiettivo. Tuttavia, se venissero imposte tariffe significative e su vasta scala, la resilienza dell’economia canadese verrebbe messa alla prova. Seguiremo da vicino gli sviluppi e valuteremo le implicazioni per l’attività economica, l’inflazione e la politica monetaria in Canada. La Banca si impegna a mantenere la stabilità dei prezzi per i canadesi”.
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