(Teleborsa) – “Il mondo è cambiato significativamente negli ultimi quattro anni. Alcune delle questioni che ci preoccupavano di più nel 2021, tra cui l’inflazione troppo bassa per troppo tempo, hanno preso una piega piuttosto diversa”. Lo ha detto Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea (BCE), nella conferenza stampa che ha seguito l’aggiornamento della strategia di politica monetaria di Francoforte.
“Non solo abbiamo assistito a un’impennata dell’inflazione, ma anche ad alcuni aspetti strutturali fondamentali della nostra economia e del contesto inflazionistico stanno cambiando: la geopolitica, la digitalizzazione, il crescente utilizzo dell’intelligenza artificiale, la demografia, la minaccia alla sostenibilità ambientale e l’evoluzione del sistema finanziario internazionale”, ha spiegato.
Secondo Lagarde, “tutti questi fattori suggeriscono che il contesto in cui operiamo rimarrà altamente incerto e potenzialmente più volatile. Ciò renderà più difficile condurre la nostra politica monetaria e adempiere al nostro mandato di mantenere i prezzi stabili”.
Nel complesso, la BCE ha concluso che la strategia di politica monetaria “rimane ben adatta ad affrontare le sfide future – ha detto – Tuttavia, la nostra strategia deve anche essere aggiornata e adeguata in alcuni ambiti, affinché la BCE possa rimanere adeguata al suo scopo negli anni a venire”. La prossima valutazione è prevista per il 2030.
Lagarde ha evidenziato che il messaggio principale ai cittadini dell’area euro è che “il nuovo contesto offre molti motivi di preoccupazione, ma una cosa di cui non devono preoccuparsi è il nostro impegno per la stabilità dei prezzi. La BCE è impegnata a rispettare il suo mandato e manterrà se stessa e i suoi strumenti aggiornati per essere in grado di rispondere alle nuove sfide”.