(Teleborsa) – La presidente della Banca centrale europea (BCE), Christine Lagarde, spera che il licenziamento del presidente della Fed Jerome Powell da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump non sia uno scenario sul tavolo. Lo ha detto in un’intervista a CNBC a margine delle assemblee primaverili di FMI e Banca Mondiale e Washington.
“Siamo entrambi abituati alla pressione politica, in un modo o nell’altro – ha spiegato – Nutro un immenso rispetto per il lavoro che svolge, per la sua lealtà al suo incarico e per la sua capacità di essere il più diligente e disciplinato possibile nel portare a termine il suo mandato. Per lui, credo, e sono certa che lo sia anche per me, il mandato è la nostra bussola. Dobbiamo rispettarlo“.
Riguardo ai dazi, ha detto: “Sono certa che ci siano margini di negoziazione. È nella natura dei politici volersi sedere a un tavolo per discutere le proprie ragioni e indicare i propri imperativi, i propri limiti, le proprie vulnerabilità, e sono certa che si possa instaurare un dialogo”. “Sarei sorpresa se non ci fosse una cosa del genere”, ha aggiunto.
Inoltre, la presidente della BCE ha dichiarato che il processo di disinflazione nella zona euro è “a un punto tale che siamo quasi al completamento“. “Penso che ci stiamo dirigendo verso il nostro obiettivo nel corso del 2025”, ha sottolineato.
I dazi statunitensi frenano la crescita economica e probabilmente rappresenteranno uno “shock negativo per la domanda“, ha affermato, spiegando che “l’impatto netto sull’inflazione dipenderà dalle contromisure che l’Europa adotterà. Poi dovremo tenere conto della spinta fiscale degli investimenti nella difesa, del fondo infrastrutturale tedesco e dell’impatto delle riforme strutturali europee”.
“Dobbiamo continuare a verificare i dati”, ha aggiunto, ribadendo che la banca centrale sarà “estremamente dipendente dai dati“. Sulla linea monetaria “dobbiamo essere molto attenti e agili” nel come reagire alle ricadute dei dazi commerciali e “dobbiamo essere pronti ad agire, possiamo tagliare o restare in pausa. Abbiamo le opzioni sul tavolo, si deciderà volta per volta”, ha ribadito Lagarde.