(Teleborsa) – “Per quanto riguarda la posizione di politica monetaria della BCE, ci stiamo avvicinando a un livello neutrale di tassi di interesse, anche se nessuno sa esattamente quando verrà raggiunto. La direzione delle variazioni dei tassi è chiara, ma la velocità e la portata dei tagli dei tassi dipenderanno dalla nostra valutazione complessiva a ogni riunione”. Lo ha affermato Olli Rehn, governatore della Banca di Finlandia e quindi membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE), durante un evento di UBS a Londra.
“Gli attuali dati di mercato e la matematica semplice (o semplificata) sembrano implicare che abbandoneremo il territorio restrittivo in primavera-inverno del prossimo anno 2025 – ha detto Rehn – Ma questa è solo un’osservazione da parte mia, non un impegno. Il mio impegno è invece nei confronti del nostro obiettivo di inflazione e della funzione di reazione”.
Secondo il banchiere centrale, “la geopolitica, in particolare la guerra illegale della Russia in Ucraina, il conflitto in Medio Oriente e le ambizioni strategiche della Cina, sta oscurando le prospettive economiche in Europa. Sta anche influenzando seriamente l’ambiente operativo per la politica monetaria, e probabilmente continuerà a farlo per anni, se non decenni”.
“I dettagli della politica commerciale degli Stati Uniti sotto la nuova amministrazione in arrivo sono ancora sconosciuti, ma ciò che sappiamo è che i notevoli dazi all’importazione di cui si è parlato potrebbero avere conseguenze negative per l’economia mondiale”, ha sottolineato Rehn, evidenziando anche che “i disordini politici in Germania e Francia sottolineano l’importanza della Commissione europea nel fornire leadership e direzione all’Europa”.