(Teleborsa) – Protagonista BFF Bank nel paniere delle Mid-Cap, con un’ottima performance dell’11,14%, dopo che il CdA ha risposto ai rilievi della Banca d’Italia in tema di valutazione dei crediti, governance e retribuzioni.
L’analisi settimanale mette in evidenza la trendline più pronunciata del titolo rispetto all’andamento del FTSE Italia All-Share. Lo scenario di medio periodo è sempre connotato positivamente, mentre la struttura di breve periodo mostra qualche cedimento, letto dai relativi indicatori, per l’opposizione della resistenza stimata a quota 10,59 Euro. Funzionale il controllo della situazione di breve offerta dai supporti a 9,94. E’ concreta la possibilità di una continuazione della fase correttiva verso quota 9,6.
Il Consiglio di Amministrazione di BFF Bank ha approvato l’invio alla Banca d’Italia delle proprie determinazioni. La risposta di BFF – spiega una nota – è volta al raggiungimento di una pronta risoluzione dei rilievi relativi alla classificazione dei crediti, alla governance e alle prassi aziendali in materia di remunerazione”.
Il CdA ha deliberato innanzitutto di incrementare il tasso di contabilizzazione per competenza degli Interessi di Mora e dell’indennizzo forfettario per il recupero del credito al 65%, dal precedente 50%, generando capitale aggiuntivo one-off pro forma per circa 105 milioni al 31 marzo 2024. Il nuovo tasso di contabilizzazione per competenza è significativamente più basso della media ponderata del tasso storico di recupero del 77,5%. La variazione del tasso, che sarà applicata alla Semestrale al 30 giugno 2024, consente una rappresentazione più accurata della profittabilità strutturale della Banca.
BFF ha poi riclassificato ai fini prudenziali il portafoglio crediti, con un incremento pro forma dell’esposizione in Past Due al 31 marzo 2024 pari a circa 1.361 milioni, che genera RWA aggiuntivi pro forma di circa 1,783 milioni e accantonamenti IFRS 9 pro forma di 1,2 milioni. “La Banca continua a focalizzarsi sull’ottimizzazione degli RWA – sottolinea la nota – attraverso il rafforzamento del
processo di collection, lo sviluppo del modello AIRB, e la valutazione dell’applicazione di altri fattori di mitigazione. In questa fase, non è stata effettuata alcuna cessione di crediti. L’applicazione del ‘prudential backstop’ inizierà alla fine del secondo anno dalla data di
classificazione delle posizioni in Past Due, dopo giugno 2026.
In seguito alla riclassificazione il CET1 ratio pro forma al 31 marzo 2024 si attesta al 11,4% e il TCR al 14,3%, significativamente superiore al CET1 SREP ratio pari al 9% e al TCR SREP ratio pari al 12,5%, riflettendo: un eccesso di capitale rispetto al target del 12% di CET1 ratio consolidato per il pagamento dei dividendi, pari a 49 milioni;, un eccesso di capitale già generato con l’utile del primo trimestre 2024, pari a 41,5 milioni; il capitale generato one-off (105 milioni) dall’incremento del tasso di contabilizzazione per competenza degli IdM e dell’indennizzo forfettario per il recupero del credito al 65% di cui 98 mln come incremento di capitale one-off pro forma al 31 dicembre 2023 e circa 7 mln come ulteriore utile netto rettificato pro forma del 1 trimestre 2024).
BFF ha fornito riscontro al Regolatore sulle tematiche di governance attraverso un piano di interventi approvato dagli organi della Bancaed ha adottato tutte le misure ritenute necessarie per rimuovere i rilievi di conformità in merito alle prassi aziendali in materia di remunerazione, già risolti con l’approvazione della Politica di Remunerazione 2024 e con l’accordo su diverse modalità di attuazione del contratto dell’Amministratore Delegato.
In riferimento alla prossima cedola del titolo Additional Tier 1, il CdA di BFF Bank ha verificato che tutte le condizioni regolamentari e contrattuali per la distribuzione siano soddisfatte; pertanto, il prossimo pagamento in data 19 luglio 24 è confermato.
BFF ritiene che “il riscontro fornito possa rispondere alle criticità sollevate dalla Banca d’Italia, mentre prosegue il dialogo costruttivo con l’Autorità di Vigilanza,” e che “le prospettive economiche e finanziarie rimangano sostanzialmente invariate e conferma i target al 2026″.