(Teleborsa) – Incredibile a dirsi, ma anche il Bitcoin sta subendo l’impatto dei dazi minacciati da Trump, che stanno avendo ripercussioni su tutti i mercati finanziari globali, mentre vengono favoriti i cosiddetti beni rifugio, soprattutto il dollaro. Il Bicoin è caduto ai minimi delle ultime tre settimane oggi, dopo l’euforia innescata dalla vittoria di Trump alle presidenziali, mentre la prospettiva di una guerra commerciale con tante vittime e pochi vincitori ha spaventato gli operatori di mercato ed innescando un panic selling.
Il Bitcoin si è portato su un minimo di 91.288 dollari, per poi risalire a 95.356 USD, in ribasso del 2,47% rispetto alla sessione precedente. Peggio fanno le valute più piccole, come Ether, che è colata letteralmente a picco (-16%) a 2.512 dollari, registrando la perdita più ampia da novembre 2022, mentre XRP cede il 15%, Binance l’11% e Solana il 6,7%. Anche CoinGecko, la criptovaluta di Trump, è scesa sotto i 20 dollari.
Il mercato sconta un certo pessimismo diffusosi nel corso del weekend, dopo che il Presidente Trump ha annunciato l‘avvio di dazi del 25% sulle importazioni da Messico e Canada e del 10% sulle merci provenienti dalla Cina a partire da martedì. Una decisione che ha trovato una immediata risposta e che ha alimentato la paura di una guerra commerciale estesa e profonda, a scapito dell’economia mondiale.
Secondo gli esperti, la pressione al ribasso sulle criptovalute, dopo il forte rally post elettorale, sarebbe motivata anche dalla delusione per l’assenza di iniziative immediate per potenziare il mercato o per allentare la normativa vigente, come promesso dal Presidente USA in campagna elettorale.
Fanno le spese di questo pessimismo anche le azioni collegate alla criptovalute, come Coinbase, il più grande exchange di criptovalute, che cede nel circuito pre-mercato del Nasdaq il 6,3%