(Teleborsa) – BNL Banca Commerciale (BNL), che fa parte del gruppo francese BNP Paribas, ha chiuso il secondo trimestre del 2024 con depositi in aumento del 5,9% rispetto al 2T23, con un incremento nei segmenti della clientela Corporate e Private Banking, accompagnato da un continuo miglioramento dei margini in tutti i segmenti. La raccolta indiretta è in calo del 3,9% rispetto al 30/06/2023. Gli impieghi sono in calo, nel complesso del 7,1% e del 6,0% sul perimetro al netto dei crediti deteriorati. “Tale flessione è legata in particolare alla gestione dei margini sulla produzione, che resta rigorosa in un contesto competitivo”, viene commentato.
Il margine di intermediazione si attesta a 722 milioni di euro (+5,0%/2T23). Il margine d’interesse è in crescita del 3,7%, sostenuto dal margine sui depositi in parte controbilanciato dal calo dei volumi e dei margini sui prestiti. Anche le commissioni registrano un aumento, del 7% rispetto al 2T23, grazie alla crescita delle commissioni finanziarie, soprattutto sulle assicurazioni vita, e delle commissioni provenienti dal Cash Management.
Pari a 486 milioni di euro, i costi operativi sono in crescita del 13,6% (+1,1% al netto dell’IFRIC).
Il risultato lordo di gestione si attesta a 289 milioni di euro al netto dell’IFRIC in crescita dell’11,5% (235 milioni di euro -9,2% considerando l’IFRIC).
Il costo del rischio, pari a 95 milioni di euro, cresce del 18,4% rispetto ad una base di raffronto contenuta nel secondo trimestre 2023 e si attesta a 53 punti base in rapporto agli impieghi alla clientela.
Di conseguenza, dopo l’attribuzione di un terzo dei risultati del Private Banking alla linea di business Wealth Management (divisione IPS), BNL genera un utile ante imposte, al netto dell’effetto IFRIC, di 186 milioni di euro in crescita dell’8,9% (133 milioni di euro, considerando IFRIC, -22,5%).
[i] Contabilizzato nel terzo e quarto trimestre del 2023