(Teleborsa) – “Nell’ultimo anno ho votato per tagliare il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base quattro volte. Nell’ultima riunione, nell’agosto 2025, ho votato in minoranza per mantenere il tasso di interesse di riferimento al 4,25%. Ho ritenuto opportuno sospendere la riduzione della restrizione monetaria, a causa delle mie preoccupazioni circa i tassi di inflazione di fondo attuali e previsti, superiori all’obiettivo, e delle mie valutazioni sull’equilibrio tra domanda e offerta nell’economia. Ho preferito mantenere il livello di restrizione monetaria più a lungo piuttosto che continuare a ridurlo al ritmo precedente”. Lo ha affermato Clare Lombardelli, Vicegovernatrice per la Politica Monetaria della Bank of England (BoE), nella sua audizione al Treasury Committee del Parlamento britannico.
“Al momento del voto del Comitato di Politica Monetaria di agosto, avevamo ridotto i tassi di 100 punti base e ho ritenuto che non ci sarebbe stato molto altro da fare prima che l’attuale orientamento di politica monetaria fosse effettivamente neutrale – ha spiegato – Considerando la storia, è plausibile che la neutralità possa essere più vicina al limite superiore dell’intervallo del 2-4% secondo l’analisi della Banca. In tal caso, ciò significherebbe che non avremo molti altri tagli dei tassi da effettuare, dato che ci avviciniamo potenzialmente alla fine del ciclo di tagli. Non prevedo che siamo già neutrali, ma non sono nemmeno sicura che, se riducessimo ulteriormente la restrizione, saremo ancora sufficientemente restrittivi da riportare l’inflazione al target in modo sostenibile”.
Secondo Lombardelli, “nei prossimi mesi, potremmo scoprire di più su come l’economia reagisce al continuo ripercuotersi delle precedenti restrizioni politiche, a un ulteriore periodo di inflazione al di sopra del target e ai fattori di spinta dei costi. Ritengo che dovremmo mantenere il margine per ulteriori tagli in futuro, se necessario. Se tagliassimo troppo o troppo velocemente, potremmo dover cambiare direzione politica. Ciò comporterebbe un costo maggiore in termini di fornitura di una base stabile per il processo decisionale economico in tutta l’economia”.