(Teleborsa) – “Nella riunione di 2025, ho espresso nuovamente il mio dissenso sul voto iniziale e ho preferito un taglio di mezzo punto percentuale al 3,75%. Ritenevo che i percorsi di previsione centrali (e il punto di partenza) stessero diventando sempre più improbabili, con rischi al ribasso per l’output gap previsto, per l’andamento dell’occupazione e dei salari e per il rafforzamento dell’inflazione a medio termine. Ad esempio, i recenti dati sugli accordi indicavano rischi significativi al ribasso per il profilo retributivo”. Lo ha affermato Alan Taylor, membro del Comitato di politica monetaria della Bank of England (BoE), nella sua audizione al Treasury Committee del Parlamento britannico.
Lo scorso mese, la BoE ha votato con un margine di 5 a 4 per ridurre il tasso di riferimento al 4% dal 4,25%, dopo due riunioni con tassi fermi. Inizialmente, Taylor aveva proposto un taglio più consistente al 3,75%, prima di modificare il suo voto per garantire la maggioranza a favore di una riduzione al 4%.
“Per me, il pericolo maggiore è che restiamo indietro rispetto alla curva, restiamo troppo rigidi nel breve termine (o segnaliamo un tasso terminale troppo alto alla fine del ciclo) e quindi, combattendo l’ultima guerra, finiamo con il problema opposto: un’inflazione al di sotto dell’obiettivo e un’attività economica debole o in recessione”, ha detto oggi Taylor.
“Questo è il rischio al ribasso e, a mio avviso, ha una probabilità non trascurabile che sia in aumento – ha aggiunto – Diversi fattori stanno spingendo l’economia in questa direzione, principalmente la fiducia interna (indebolimento del sentiment di famiglie e imprese, deterioramento del mercato del lavoro, regole fiscali che implicano un netto inasprimento) e le pressioni globali (rallentamento economico in generale e deviazione degli scambi commerciali dovuta ai dazi in particolare), come ho già sottolineato”.
“Un anno fa, un atterraggio morbido per l’economia del Regno Unito sembrava a portata di mano, come nel caso di altre economie avanzate – ha sostenuto Taylor – Nonostante i nuovi shock, ora ci stiamo avvicinando a quell’atterraggio morbido, ma ci troviamo anche in un momento di fragilità e la politica monetaria dovrà essere attentamente calibrata nei prossimi mesi per mantenerci sulla buona strada”.