(Teleborsa) – Il sentiment dei fund manager a livello globale ha registrato a ottobre 2024 il più grande aumento mensile da giugno 2020 sulla base dei tagli della Fed, degli stimoli della Cina e della prospettiva di un soft landing per l’economia globale. È quanto emerge dal consueto “Global Fund Manager Survey” di Bank of America (BofA). Al sondaggio hanno partecipato 195 operatori con asset under management (AUM) per 503 miliardi di dollari.
Il livello di liquidità degli investitori è sceso dal 4,2% al 3,9%, il livello più basso da febbraio 2021.
Le aspettative di crescita globale sono salite da -47% a -10%, il quinto balzo più grande dal 1994 (dopo gennaio 2002, novembre 2019, aprile 2020, maggio 2020) sulla scia del taglio della Fed di 50 punti base, della lettura di +250.000 buste paga negli USA e dello stimolo della Cina (equivalente al 3% del PIL).
Per quanto riguarda il cosiddetto “landing“, la probabilità di un “atterraggio morbido” per gli investitori è del 76%, mentre “nessun atterraggio” è ora lo scenario alternativo principale al 14% (in aumento rispetto al 7%), seguito da “hard landing” all’8% (in calo al minimo di 4 mesi).
L’annuncio di stimolo della Cina ha spinto gli investitori ad aumentare le loro prospettive sulla crescita cinese al 48% netto, prevedendo un’economia più forte (il livello più ottimistico da aprile 2023). Alla domanda sul più grande “vincitore” degli annunci di stimolo della Cina, gli investitori hanno indicato le azioni EM (47%) e le materie prime (41%).
A ottobre, gli investitori hanno anche aumentato la loro allocazione azionaria della cifra più grande da giugno 2020. Il 31% netto degli investitori è overweight sulle azioni, in aumento rispetto all’11% netto overweight il mese scorso. Per quanto riguarda i settori, gli investitori hanno ridotto l’esposizione ai titoli difensivi (ad esempio beni di prima necessità, utilities) e sono passati ai titoli ciclici (ad esempio discrezionali, industriali ed energetici).
Per quanto riguarda i tail risk, il 33% degli investitori vede il conflitto geopolitico come il più grande “rischio estremo”, in aumento rispetto al 19% di un mese fa. Le preoccupazioni per l’accelerazione dell’inflazione hanno continuato a salire dal 18% al 26% e le preoccupazioni per la recessione degli Stati Uniti sono scese al 19% (dal 40%, era il rischio principale a settembre).
Per quanto riguarda le posizioni più affollate, “Long Magnificent 7” continua a detenere il primo posto per il trading più affollato per il 19° mese consecutivo al 43% (in calo rispetto al massimo del 71% di luglio 2024). Il 17% degli investitori afferma che “long gold” e il 14% afferma che “long china equity” sono le negoziazioni più affollate.