(Teleborsa) – I fund manager a livello globale rimangono bullish grazie alle prospettive dei tagli dei tassi della Fed e di un soft landing. È quanto emerge dal consueto “Global Fund Manager Survey” di Bank of America (BofA). Al sondaggio hanno partecipato 242 operatori con asset under management (AUM) per 632 miliardi di dollari.
Nel Survey di luglio, le aspettative di crescita globale sono diminuite e il livello di liquidità degli investitori è aumentato leggermente dal 4,0% al 4,1%. La politica monetaria è troppo restrittiva secondo il 39% degli investitori, la più restrittiva dal novembre 2008, ma ciò a sua volta rafforza la convinzione che i tassi di interesse globali siano destinati a scendere nei prossimi 12 mesi.
Gli investitori sono ottimisti sul fatto che l’allentamento monetario genererà un “soft landing” (il 68% lo considera il risultato più probabile per l’economia globale). Il 18% degli investitori si aspetta un “no landing” (minimo in 6 mesi), mentre l’11% vede un “hard landing”.
Il 26% degli investitori ritiene che il “conflitto geopolitico” sia il rischio maggiore (in aumento rispetto al 22% di giugno), superando “l’aumento dell’inflazione” come rischio numero 1 per la prima volta in sei mesi.
Gli investitori globali sono ottimisti sui tagli dei tassi da parte delle banche centrali. Il 56% degli investitori si aspetta che la Fed tagli i tassi per la prima volta al FOMC del 18 settembre. L’87% prevede che il primo taglio della Fed avvenga nel secondo semestre del 2024. L’84% prevede almeno due tagli dei tassi della Fed nei prossimi 12 mesi (il 22% dice due tagli, il 40% dice tre tagli, il 22% dice più di tre tagli).
Il 71% degli investitori ritiene che “Long Magnificent 7” sia l’operazione più affollata (il più grande affollamento dai tempi di “Long US Tech” di ottobre 2020). Luglio segna il sedicesimo mese consecutivo in cui “Long Magnificent 7” è stata la trade più affollata.
Il 45% degli intervistati non pensa che l’intelligenza artificiale sia una bolla; ma un crescente 43% degli investitori ritiene che l’intelligenza artificiale sia in una bolla.