(Teleborsa) – Tutti negativi gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei. Ieri sera il presidente della Fed, Jerome Powell, ha sottolineato che i dati del secondo trimestre hanno offerto all’istituto centrale maggiore fiducia circa la previsione di un rientro dell’inflazione verso il target del 2% senza, tuttavia, dare alcuna indicazione circa le tempistiche del primo taglio dei tassi.
Continua il focus sul lusso, dopo che ieri Burberry ha lanciato un profit warning e cancellato il dividendo. Nelle scorse ore, Richemont ha comunicato che le vendite del secondo trimestre sono risultate in aumento dell’1% a tassi di cambio costanti (appesantite dalle performance negative dell’area Asia Pacifico), mentre Hugo Boss ha tagliato le previsioni su vendite ed EBIT per l’intero esercizio (segnalando continue incertezze relative al futuro sviluppo della fiducia dei consumatori globali).
Sul fronte macroeconomico, Istat ha comunicato che nel mese di giugno 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua come nel mese precedente, confermando la stima preliminare.
L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,09. Lieve aumento per l’oro, che mostra un rialzo dello 0,50%. Giornata negativa per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 81,23 dollari per barile, in calo dello 0,83%.
Sulla parità lo spread, che rimane a quota +130 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,73%.
Tra i listini europei pensosa Francoforte, con un calo frazionale dello 0,62%, tentenna Londra, con un modesto ribasso dello 0,46%, e vendite su Parigi, che registra un ribasso dello 0,79%.
Segno meno per il listino milanese, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il FTSE MIB che accusa una discesa dello 0,91%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share perde lo 0,85%, continuando la seduta a 36.319 punti. Poco sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap (-0,28%); come pure, sotto la parità il FTSE Italia Star, che mostra un calo dello 0,59%.
Unica Blue Chip di Milano a ottenere un buon risultato Fineco, che segna un aumento del 2,30% (indiscrezioni su interessamento di fondi di private equity).
Le peggiori performance, invece, si registrano su Iveco, che ottiene -2,39%. Seduta negativa per Brunello Cucinelli, che mostra una perdita del 2,16%. Sotto pressione Amplifon, che accusa un calo dell’1,88% (downgrade di Oddo a Neutral). Scivola Interpump, con un netto svantaggio dell’1,79%.
Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, D’Amico (+2,98%), Danieli (+1,53%), Banca Generali (+1,40%) e Banca Ifis (+0,58%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su Alerion Clean Power, che continua la seduta con -2,66%. In rosso Fincantieri, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,78%. Spicca la prestazione negativa di Piovan, che scende dell’1,62%. Cementir scende dell’1,56%.