(Teleborsa) – Tutti negativi gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei, con il focus degli investitori che rimane sulle mosse del presidente statunitense Donald Trump. In un’intervista a Fox News di ieri, è emerso che una temporanea recessione dell’economia USA per effetto dei dazi non sarebbe esclusa. Sul fronte geopolitico, Trump ha suggerito la possibilità di imporre ulteriori sanzioni e tariffe statunitensi su larga scala alla Russia, con l’obiettivo di esercitare pressione sulla Russia affinché negozi un accordo di pace in Ucraina. Questa settimana, funzionari statunitensi e ucraini dovrebbero incontrarsi in Arabia Saudita.
Per quanto riguarda il contesto macroeconomico, in Cina i dati sull’inflazione di febbraio hanno registrato il primo calo in 13 mesi, con l’indice dei prezzi al consumo (CPI) a -0,7% a/a, poiché il paese affronta una pressione deflazionistica. La produzione industriale in Germania è salita a gennaio del 2% m/m, risultando più robusta dell’1,6% atteso dal mercato e offrendo un segnale di recupero dopo il calo del -1,5% m/m di dicembre (rivisto al rialzo da -2,4%). In Italia, i prezzi alla produzione dell’industria sono risultati in aumento a gennaio.
Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,085. Sostanzialmente stabile l’oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 2.912,2 dollari l’oncia. Nessuna variazione significativa per il mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che si attesta sui valori della vigilia a 67,05 dollari per barile.
Invariato lo spread, che si posiziona a +108 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,88%.
Nello scenario borsistico europeo pensosa Francoforte, con un calo frazionale dello 0,43%, tentenna Londra, con un modesto ribasso dello 0,32%, e Parigi è stabile, riportando un moderato -0,12%.
Sessione debole per il listino milanese, che scambia con un calo dello 0,26% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, si muove al ribasso il FTSE Italia All-Share, che perde lo 0,24%, scambiando a 40.737 punti. Pressoché invariato il FTSE Italia Mid Cap (-0,12%); in lieve ribasso il FTSE Italia Star (-0,49%).
Tra i best performers di Milano, in evidenza Hera (+2,45%), Italgas (+1,73%), DiaSorin (+1,51%) e Terna (+1,49%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su Iveco, che continua la seduta con -2,73%. Scende Banca MPS, con un ribasso del 2,66%. Soffre Azimut, che evidenzia una perdita del 2,65%. Preda dei venditori BPER, con un decremento del 2,61%.
Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Ferragamo (+3,80%), Maire (+2,99%), Piaggio (+1,80%) e Sesa (+1,73%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su Juventus, che continua la seduta con -5,06%. Crolla Tinexta, con una flessione del 3,85%. Vendite a piene mani su Carel Industries, che soffre un decremento del 3,58%. Pessima performance per Italmobiliare, che registra un ribasso del 2,75%.