(Teleborsa) – Seduta negativa per le Borse europee, con gli investitori che sono rimasti delusi dalle misure di stimolo all’economia annunciate dal governo cinese, mentre continuano ad analizzare le potenziali ripercussioni dell’applicazione di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti, se Donald Trump confermerà quanto promesso una volta che si insedierà al potere.
Sul fronte macroeconomico, in Italia a settembre le vendite al dettaglio hanno registrato un incremento di +1,2% m/m sia in valore che in volume. Nello stesso mese la produzione industriale, dopo la stabilità di agosto, è scesa di -0,4% m/m a causa, soprattutto, di beni di consumo ed energia; l’output si è quindi contratto di -0,6% t/t nel 3° trimestre, segnando la sesta flessione trimestrale consecutiva.
Segno meno per l’Euro / Dollaro USA, in una sessione caratterizzata da ampie vendite (-0,73%). Lieve calo dell’oro, che scende a 2.687,9 dollari l’oncia. Giornata da dimenticare per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 70,14 dollari per barile, con un ribasso del 3,06%.
Scende molto lo spread, raggiungendo +122 punti base, con un deciso calo di 8 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 3,65%.
Tra i listini europei spicca la prestazione negativa di Francoforte, che scende dello 0,76%, Londra scende dello 0,84%, e calo deciso per Parigi, che segna un -1,17%.
Chiusura in frazionale ribasso per Piazza Affari, con il FTSE MIB che lascia sul parterre lo 0,48%; sulla stessa linea, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che chiude a 35.970 punti. Consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (-0,11%); in ribasso il FTSE Italia Star (-1,1%).
Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta dell’8/11/2024 è stato pari a 3,39 miliardi di euro, in calo del 14,27%, rispetto ai 3,96 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,59 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,55 miliardi.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Banca MPS (+3,11%), Pirelli (+2,78%), Prysmian (+2,20%) e Saipem (+2,15%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Unipol, che ha terminato le contrattazioni a -6,12%. Tonfo di Azimut, che mostra una caduta del 5,36%. Lettera su BPER, che registra un importante calo del 4,38%. Scende Iveco, con un ribasso del 3,94%.
Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Juventus (+4,20%), Philogen (+2,50%), Cementir (+2,35%) e Ascopiave (+2,26%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Tinexta, che ha terminato le contrattazioni a -13,43%. Crolla D’Amico, con una flessione del 7,30%. Vendite a piene mani su Carel Industries, che soffre un decremento del 5,90%. Sotto pressione Piaggio, con un forte ribasso del 4,49%.