(Teleborsa) – Non sarà brillantissimo come le prime emissioni, ma il collocamento del BTP Italia conferma l’interesse dei risparmiatori italiani per i titoli di Stato tricolore, specie dopo il miglioramento del giudizio di Moody’s, che ha sancito il miglioramento dell’outlook sul rating sovrano. La prima fase del collocamento riservata alla clientela retail ha riportato ordini buoni, seppur non eccezionali, per un titolo indicizzato all’inflazione, oggi ai minimi dell’ultimo biennio e potenzialmente ancora in rallentamento.
Gli ordini raccolti in Borsa
Al termine della prima fase del collocamento riservata alla clientela retail, sono arrivati ordini per complessivi 6,5 miliardi di euro (raccolti nell’ultimo giorno poco più di 1,2 miliardi), al di sotto dell’ultima edizione di marzo 2023, che aveva contabilizzato ordini per 8,6 miliardi alla fine del collocamento alla clientela retail. Al collocamento hanno partecipato 190 mila risparmiatori rispetto ai circa 327 mila della precedente emissione.
Molto ricche anche le altre emissioni, quando l’inflazione era ancora piuttosto alta ed il titolo estremamente appetibile: quella di novembre 2022 e quella di giugno 2022, chiuse entrambe con 7,3 miliardi di raccolta fra la clientela retail.
Parte ora la fase dedicata agli istituzionali
Partirà ora l’ultima fase del collocamento, destinata agli investitori istituzionali, che durerà un solo giorno (venerdì 30 maggio 2025). Al termine, il MEF annuncerà i risultati definitivi del collocamento ed il tasso di rendimento definitivo del titolo. Le aspettative sulla raccolta totale si sono un po’ ridotte negli ultimi giorni, data la frenata degli ordini inseriti dalla clientela retail, che chiude ai minimi degli ultimi due anni.
La raccolta complessiva potrebbe dunque non raggiungere i 10 miliardi ipotizzati ed essere ben al di sotto. Nelle precedenti edizioni si erano registrati quantitativi totali più alti: a marzo 2023 quasi 10 miliardi di euro (di cui 8,6 miliardi al retail), a novembre 2022 circa 12 miliardi di euro (di cui 7,3 miliardi al retail), a giugno 2022 circa 9,4 miliardi di euro (di cui 7,3 miliardi al retail).
Le caratteristiche del titolo
Il nuovo Btp Italia è un titolo di Stato indicizzato all’inflazione nazionale Foi – esclusi tabacchi, ossia all’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi. Il BTP Italia ha una durata di sette anni (scadenza 4 giugno 2032) ed una cedola minima annua dell’1,85%, cui si aggiunge l’1% di premio fedeltà per chi lo compra in fase di emissione e lo tiene fino alla scadenza. Le cedole saranno corrisposte ogni 6 mesi insieme alla rivalutazione del capitale per effetto dell’inflazione dello stesso semestre.
L’1,85% di tasso minimo di rendimento, considerato l’attuale livello di inflazione, significa che il titolo paga una cedola pari al 3,5%, leggermente superiore ad un BTP di pari scadenza in circolazione (3,1%) e si rivela adatto a coloro che preferiscono andare sul sicuro e coprirsi dal depauperamento del patrimonio prodotto dal caro vita.