(Teleborsa) – “Le banche finanziano le loro operazioni attraverso diverse fonti di finanziamento: i depositi sono la fonte più grande, rappresentando il 64% delle passività, seguiti da obbligazioni (17%) e capitale (7%). Il capitale è fondamentale per consentire alle banche di fornire servizi e finanziare l’economia reale in modo sostenibile”. Lo ha affermato Claudia Buch, presidente del consiglio di vigilanza della Banca centrale europea (BCE), in un post sul blog dell’istituto.
“A differenza del finanziamento tramite debito, (il capitale, ndr) è direttamente disponibile per assorbire potenziali perdite, il che protegge i depositanti e i contribuenti in caso di fallimento di una banca – ha proseguito – Il capitale è anche un’importante fonte di finanziamento per investimenti a lungo termine in quanto non ha una scadenza fissa. Le banche hanno bisogno di livelli di capitale sufficienti per garantire la sicurezza e la solidità delle loro operazioni e del sistema finanziario. Un obiettivo chiave della vigilanza bancaria europea è quindi quello di garantire che le banche mantengano livelli di capitale adeguati”.
Buch ha spiegato che la revisione della metodologia dei requisiti Pillar 2 mira a semplificare i processi, “rendere più facile per le banche comprendere e agire sui risultati Pillar 2 e rendere la vigilanza bancaria più efficace”. Inoltre, “non cambierà il modo in cui esaminiamo e valutiamo i rischi che le singole banche devono affrontare – ha spiegato – Poiché la metodologia rivista rimane strettamente collegata alle valutazioni SREP, riflettendo la nostra visione di vigilanza sul profilo di rischio di ogni banca, non ci aspettiamo che l’introduzione della nuova metodologia comporti bruschi cambiamenti nei requisiti patrimoniali. I requisiti patrimoniali Pillar 2 per le banche europee continueranno a riflettere i loro profili di rischio individuali e i controlli interni che hanno in atto per affrontare questi rischi”.
La metodologia sarà testata internamente nel 2025 e sarà applicata a partire dal ciclo SREP del 2026, ha ricordato la numero uno della Vigilanza BCE. I requisiti Pillar 2 basati sulla nuova metodologia entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2027.