(Teleborsa) – Comer Industries, società quotata su Euronext Milan e attiva nella progettazione e produzione di sistemi avanzati di ingegneria e soluzioni di meccatronica per la trasmissione di potenza, ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi delle vendite pari a 531 milioni di euro (vs. 676,9 milioni di euro al 30 giugno 2023), in diminuzione del 21,5% (-21,1% a tassi di cambio costanti). L’EBITDA è stato pari a 90,2 milioni di euro (vs. 111,1 milioni di euro al 30 giugno 2023) con un’incidenza sui Ricavi delle vendite pari al 17,0%, in aumento di 60 punti base rispetto al primo semestre 2023.
Il risultato netto su base ricorrente è stato pari a 38,8 milioni di euro (vs. 55,0 milioni di euro al 30 giugno 2023), mentre il risultato netto adjusted pari a 46,1 milioni di euro (vs. 61,4 milioni di euro al 30 giugno 2023).
L’indebitamento finanziario netto è pari a 107,1 milioni di euro e Leverage ratio a 0,6x al 30 giugno 2024 (vs. 94,8 milioni di euro e 0,5x rispettivamente al 31 dicembre 2023). Nel periodo considerato sono stati distribuiti dividendi per 35,8 milioni di euro (vs 21,1 milioni di euro nel primo semestre 2023).
“In un contesto di mercato in contrazione, il Gruppo, grazie alla sua capacità di agire tempestivamente ed in maniera efficace ed efficiente su tutta la value chain, è riuscito a mantenere una marginalità ai livelli storici del 2023 – ha commentato l’AD Matteo Storchi – Fiduciosi, proseguiamo sulla nostra strategia di lungo periodo, continuando ad investire – come dimostra l’acquisto del plant produttivo in Nord America – segno tangibile della nostra ambizione di crescita”.
Il management, considerando la marginalità registrata nel primo semestre, le sinergie operative non ancora a pieno regime e la continua attenzione ai costi, ritiene di poter conseguire una marginalità percentuale per l’intero 2024 in linea con quella del 2023 e di continuare – al netto di operazioni straordinarie – a ridurre l’indebitamento finanziario netto.