(Teleborsa) – La CONSOB compie 50 anni, ma guarda già al futuro, consapevole che i compiti da svolgere sono cresciuti e l’assolvimento si è complicato, per l’irrompere sul mercato del fintech, del sostegno alla sostenibilità e del coordinamento finanziario europeo e internazionale. In un discorso che inevitabilmente ha toccato anche la storia dell’Autorità, il presidente Paolo Savona ha offerto numerosi spunti anche per le imminenti sfide del mercato dei capitali italiano: riformare il Testo Unico della Finanza (TUF), dopo l’approvazione della Legge Capitali, e fermare l’emorragia di società che scelgono di abbandonare Piazza Affari.
In parallelo c’è l’evoluzione della CONSOB, delle sue funzioni e delle sue responsabilità. Anche per questo l’Autorità ha avviato consultazioni sindacali per varare una riforma organizzativa che faccia fronte ai mutamenti derivanti anche dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale e delle cryptocurrency.
Secondo Savona, occorre migliorare efficienza ed efficacia per fronteggiare costi e risultati dell’attività di vigilanza, un problema ben noto in letteratura e in pratica; inoltre, aiuterebbe se si pervenisse a una raccolta ed elaborazione delle informazioni condivisa tra le istituzioni di vigilanza all’interno del Paese e, se fosse possibile, nell’Eurosistema.
Le specifiche necessità della CONSOB, ha indicato il presidente, sono migliorare le regole che governano le principali decisioni di funzionamento della Commissione; alleggerire il peso delle incombenze amministrative e introdurre strumenti per deflazionare le procedure sanzionatorie, allineare la responsabilità civile del personale agli ordinamenti esteri più avanzati.
“Come sempre i discorsi del presidente Savona sono discorsi di grande prospettiva, che aprono a tutti noi noi operatori di questo mondo – a ciascuno nel proprio ruolo – delle prospettive di lavoro e ci lasciano sempre con tanti compiti a casa, e quindi al lavoro”, ha affermato Federico Freni, Sottosegretario di Stato al MEF.
Marco Ventoruzzo, Presidente di AMF Italia, ha colto tre punti principali nel discorso del presidente: “Il primo è realizzare dei meccanismi di decisione interni alla commissione più snelli e agevoli; il secondo è quello di un sistema sanzionatorio che sia più flessibile, il che non vuol dire più leggero ma che consenta di punire severamente chi commette gravi violazioni ma anche di non inseguirle quelle formali; e ultimo, molto importante in questa fase, l’esigenza di guardare se ci sono delle norme eccentriche nel nostro sistema, che non sono conformi alla prassi internazionale e che quindi ostacolano l’afflusso degli investitori. Ce ne sono diverse e bisogna cercare di eliminarle”.
All’interno della relazione, Savona ha anche sottolineato la necessità di incanalare il risparmio verso l’attività reale, parlando di incoraggiare nuove quotazioni su Euronext Milan e nuove ammissioni su Euronext Growth Milan, frenando il delisting delle società, fenomeno presente anche nelle borse estere; ma anche fare affluire più risparmio in Borsa, oltre che incentivare e proteggere i piani di risparmio che coprono i bisogni del ciclo vitale degli individui e delle famiglie, dedicando agli strumenti finanziari cure pari a quelle riservate alla moneta.
Secondo Giovanni Natali, Presidente di AssoNEXT, è stata “una bellissima relazione”. “Non avevo sempre condiviso quelle del passato, mentre quella di quest’anno sì – spiega – In particolare su riferimento a Euronext Growth Milan. Nel libro che ricorda i 50 anni della CONSOB ci sono una serie di informazioni che sono veramente importanti, come per esempio il grafico che fa vedere l’evoluzione del numero delle società quotate, dove – si sa ormai da tempo ma è lì che dove dobbiamo investire – il numero di società cresce solo perché c’è l’EGM, quello che era il vecchio AIM Italia”.
Per Carmine Di Noia, direttore della Direzione per gli affari finanziari e delle imprese dell’OCSE, quelli di CONSOB sono “50 anni ben portati, fatti di sfide, di successi, anche di insuccessi, che però hanno portato la CONSOB a crescere con riforme nel mercato finanziario italiano”.
“Però questo è un mercato che è sempre più integrato: è integrato nell’area euro, è integrato nell’Unione Europea, è integrato nei mercati internazionali – ha spiegato – Quindi i mercati sono evoluti – pensare a distinzioni settoriali ancora ad esempio tra banche, assicurazioni, mercati dei capitali, il presidente Savona lo diceva forse questo è un concetto che va superato – ma ancor di più però bisogna fare attenzione a non avere standard nazionali – Savona parlava di gold plating e regolamentazioni – ma sempre più internazionali. Quindi qui è anche l’Unione europea che deve regolamentare e coordinare gli approcci di vigilanza nell’ambito di mercati integrati. Perché la mobilità è sempre più facile, ancor di più in un’era – come diceva il presidente – in cui con la finanza digitale, le cryptocurrency, le app, rendono la mobilità dei capitali e del denaro è ancora più veloce”.
“L’intervento di Savona è stato come sempre molto alto, non solo concentrato sulla parte più classica di racconto di quello che fa la CONSOB, ma anche un’ipotesi di sistema istituzionale modificato, anche con alcuni spunti molto interessanti – ha detto Andrea Vismara, CEO di EQUITA – Ho particolarmente apprezzato l’attenzione alla esigenza del mercato di canalizzare i risparmi verso l’economia reale. Penso che questo sia un tema fondamentale, soprattutto nel nostro paese in cui continuiamo ad assistere a società che abbandonano la Borsa, a una carenza di investitori domestici e quindi questo richiamo alla necessità di canalizzare il risparmio penso che sia particolarmente importante”.