(Teleborsa) – Credem ha chiuso il primo semestre del 2024 con un utile netto consolidato pari a 323,8 milioni di euro (+8,4%), dopo aver spesato 33 milioni di euro di contributi ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà ed oltre 4 milioni di euro di accantonamenti per il Fondo di garanzia per le polizze vita.
A fine giugno 2024 il margine di intermediazione si attesta a 1.029,7 milioni di euro (+8,7% a/a). All’interno dell’aggregato, il margine finanziario è pari a 570,2 milioni (+13,1% a/a). Il margine da servizi si attesta a 459,4 milioni (+3,6% a/a). Più in dettaglio le commissioni nette ammontano a 356,4 milioni (+5,6% a/a) di cui 251,4 milioni di commissioni da gestione ed intermediazione (+9,3% a/a) e 105 milioni di commissioni da servizi bancari (-2,1% a/a). Il trading in titoli, cambi e derivati raggiunge 46 milioni (-15,1% a/a). Il risultato dell’attività assicurativa del ramo vita si attesta infine a 41,8 milioni (-8,8% a/a). Il cost/income si attesta a 43,2% rispetto al 43,6% nel primo semestre 2023.
I prestiti alla clientela hanno raggiunto 35,2 miliardi di euro (+1,2% a/a), sono stati acquisiti oltre 92 mila nuovi clienti, la raccolta totale da clientela raggiunge complessivamente quota 101,2 miliardi di euro (+8% a/a), il rapporto tra impieghi problematici lordi ed impieghi lordi (Gross NPL Ratio) è stato pari a 1,87%, rispetto al 2,72% della media delle banche significative italiane ed al 2,31% medio delle banche europee, il rapporto tra crediti deteriorati netti (NPL netti) e impieghi netti si è attestato a 0,78% e il costo del credito annualizzato è stato pari a 5 bps.
A fine giugno 2024 il Common Equity Tier 1 Ratio a livello di Gruppo bancario è pari al 17,1%, Common Equity Tier 1 Ratio di Vigilanza a 15,7% rispetto a 7,6% minimo assegnato da BCE, il ROTE annualizzato si attesta a 20% e il ROE annualizzato al 17,4%.
“Gli ottimi risultati realizzati sia in termini di redditività sia in termini di crescita dei volumi ci confortano da un lato della bontà della strategia e delle scelte sin qui adottate e, dall’altro, ci offrono margine per sviluppare ulteriormente le attività di sostegno a favore di famiglie, imprese e collettività – ha dichiarato Angelo Campani, Direttore Generale Credem – Il nostro modello di sviluppo, basato su un’ampia diversificazione delle fonti di ricavo, si conferma ancora una volta capace di rispondere a un contesto in rapida evoluzione e di creare costantemente valore”.