(Teleborsa) – Datalogic, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell’acquisizione automatica dei dati e dell’automazione industriale,ha chiuso il primo semestre 2024 conseguendo Ricavi di vendita per 244,6 milioni di Euro, con un decremento del 15,3% (-15,0% a cambi costanti) rispetto a 288,9 milioni di Euro registrati nel primo semestre 2023.
L’EBITDA Adjusted è pari a 15,5 milioni di Euro, in diminuzione rispetto a 31,5 milioni di Euro dello stesso periodo dell’esercizio precedente, con un’incidenza sul fatturato pari al 6,3% (10,9% nel primo semestre del 2023).
L‘utile netto del periodo è pari a 9,3 milioni di Euro, attestandosi al 3,8% dei ricavi (12,1 milioni di Euro al 30 giugno 2023, pari al 4,2% dei ricavi) grazie ai proventi realizzati dalla cessione della società Informatics Holdings, Inc.
L’Indebitamento Finanziario Netto al 30 giugno 2024 risulta pari a 11,8 milioni di Euro, in miglioramento di 23,5 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2023 e di 13,3 milioni di Euro rispetto al 30 giugno 2023.
“Sono molto soddisfatta dei risultati registrati dall’azienda nel secondo trimestre dell’anno – ha commentato l’AD Valentina Volta – Il fatturato del Gruppo è cresciuto di circa il 20% rispetto al trimestre precedente, trainato dal segmento Data Capture che ha anche registrato una crescita del 5,5% nel secondo trimestre rispetto allo scorso anno. Gli scanner fissi da banco, grazie all’introduzione nel mercato di nuovi modelli altamente innovativi, sono i principali contributori dell’ottima performance del segmento Data Capture ma registriamo con soddisfazione anche un grande recupero dei lettori manuali in ambito retail e un’importante crescita delle opportunità nei mobile computer. La performance del segmento Industrial Automation risulta ancora negativa sia a livello di fatturato sia a livello di booking in tutti i principali segmenti per effetto principalmente di una debolezza generalizzata degli investimenti nei principali mercati di riferimento”.
“La crescita dei volumi e il miglioramento della produttività industriale hanno riportato la marginalità industriale del Gruppo sopra il 40% sia sul secondo trimestre sia sul primo semestre. Il secondo trimestre, in particolare, ha registrato un Gross Margin del 42,6% e la marginalità operativa è tornata ad essere a doppia cifra con un EBITDA Adjusted al 10%, mentre il debito finanziario netto, in riduzione a 11,8 milioni di euro, ha raggiunto il valore più basso degli ultimi anni e dalla chiusura di fine 2020 – ha aggiunto – Ad oggi, le prospettive sull’intero 2024 restano immutate rispetto a quanto già dichiarato nel trimestre precedente. Nel complesso ci aspettiamo un fatturato sostanzialmente allineato a quello dell’esercizio precedente, con una crescita del segmento Data Capture che compensa la debolezza del segmento Industrial Automation su cui permane incertezza sulle tempistiche di recupero, una marginalità operativa in linea con quella dello scorso anno e un livello di indebitamento contenuto e più basso dello scorso esercizio. L’azienda continuerà inoltre a mantenere solidi livelli di investimento in ricerca e sviluppo per perseguire la propria strategia d’innovazione e, nel contempo, continuerà ad essere focalizzata su azioni di continuo efficientamento e ottimizzazione costi”.