(Teleborsa) – Il DAX ha chiuso sopra i 20.000 punti la seduta del 3 dicembre, per la prima volta nei 36 anni di storia del benchmark tedesco, “poiché le vendite all’estero dei suoi componenti, da software di intelligenza artificiale ai componenti industriali, hanno contribuito a compensare la stagnazione economica interna”. Lo sostiene STOXX, la società che gestisce l’indice, in un’analisi sul tema.
L’indice blue-chip ha guadagnato il 19% nel 2024, con le sue 40 società che hanno aggiunto 214 miliardi di euro di valore di mercato. Mentre l’economia tedesca potrebbe registrare una crescita minima o nulla nel 2024 per il secondo anno consecutivo, le società DAX stanno superando le stime degli utili.
La performance del DAX quest’anno supera il rendimento del 10,7%, dividendi inclusi, sia per lo STOXX Europe 600 che per l’EURO STOXX 50. Il benchmark tedesco ha anche superato l’avanzamento del 9,3% dell’indice EURO STOXX.
STOXX segnala che SAP, il più grande produttore di software in Europa e ora il più grande componente del DAX, è stato il maggiore contributore ai guadagni dell’indice quest’anno. Secondo i dati di Axioma, poco più del 40% dei guadagni nell’indice è stato guidato da SAP, il cui peso nel DAX è del 16,2%. Deutsche Telekom e Siemens Energy sono state, rispettivamente, il secondo e il terzo maggiore contributore ai rendimenti del DAX.
Il 10 ottobre, SAP ha aumentato le sue previsioni di fatturato e profitto per l’intero anno (le azioni sono aumentate del 66% nel 2024), Deutsche Telekom il mese scorso ha riportato utili che hanno superato le stime degli analisti, il 13 novembre Siemens Energy ha aumentato una previsione di redditività.
“Essendo alcuni dei maggiori esportatori al mondo, le aziende DAX dipendono tuttavia in larga parte dai ricavi esteri”, si legge nella ricerca. Secondo un’analisi del 2023 di Deutsche Bank, solo il 18% delle vendite di componenti DAX viene generato in Germania, paese che rappresenta il terzo esportatore mondiale grazie alle vendite di automobili, macchinari, prodotti chimici ed elettronici. Sempre secondo Deutsche Bank, la performance del DAX mostra una correlazione più elevata con la crescita del PIL globale (0,41) rispetto a quella della Germania (0,33).
STOXX fa anche notare che DAX è uno dei pochi grandi benchmark al mondo quotato principalmente sulla base del rendimento totale, ovvero includendo i dividendi al lordo delle imposte. L’inclusione dei pagamenti aziendali nel calcolo dell’indice ha aumentato la crescita composta del benchmark. Dall’inizio del 2013, il DAX total-return ha prodotto 75 punti percentuali in più rispetto alla sua versione basata solo sul prezzo (esclusi i dividendi).
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