(Teleborsa) – Seduta debole a Wall Street, con le azioni legate alle criptovalute che hanno subito un duro colpo dopo che il Bitcoin è crollato del 7%, scendendo sotto gli 85.000 dollari. Sul fronte macroeconomico, un’indagine dell’ISM ha mostrato che l’attività manifatturiera si è ridotta per il nono mese consecutivo a novembre, in quanto le fabbriche hanno segnalato un indebolimento dei nuovi ordini e un aumento dei costi dei fattori di produzione, in parte causati dai dazi.
Grande attenzione è rivolta alla Federal Reserve. Mentre salgono ancora le aspettative per un taglio dei tassi di interesse la prossima settimana – il FedWatch di CME indica una probabilità vicina all’88% -, gli occhi sono puntati sulla Casa Bianca dopo le dichiarazioni del presidente Trump che ha affermato di aver già scelto il prossimo presidente della banca centrale americana. Il favorito è l’attuale consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett. La sostituzione di Jerome Powell con un alleato di Trump potrebbe orientare la Fed verso una politica monetaria più accomodante, in linea con le richieste del presidente per tagli dei tassi rapidi e aggressivi. L’attuale presidente, Jerome Powell, dovrebbe parlare oggi ma, dato che la Fed è entrata nella fase di blackout pre-riunione, non sono previsti nuovi commenti sull’andamento dei tassi di interesse.
Guardando ai principali indici, il Dow Jones lima lo 0,48%, interrompendo la serie di cinque rialzi consecutivi, iniziata il 21 del mese scorso; sulla stessa linea, l’S&P-500 ha un andamento depresso e scambia sotto i livelli della vigilia a 6.834 punti. Consolida i livelli della vigilia il Nasdaq 100 (-0,14%); leggermente negativo l’S&P 100 (-0,22%).
In luce sul listino nordamericano S&P 500 i comparti energia (+0,95%) e beni di consumo secondari (+0,42%). Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti utilities (-2,20%), sanitario (-1,08%) e beni industriali (-0,74%).
Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Nike (+2,27%), Walt Disney (+1,90%), Nvidia (+1,61%) e Salesforce (+1,29%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su Merck, che ottiene -2,29%. Scivola Amgen, con un netto svantaggio del 2,19%. In rosso Goldman Sachs, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,83%. Sottotono United Health che mostra una limatura dell’1,41%.
Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Old Dominion Freight Line (+5,67%), Synopsys (+4,18%), DoorDash (+3,99%) e AppLovin (+3,15%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su MicroStrategy Incorporated, che ottiene -12,01%. Spicca la prestazione negativa di Regeneron Pharmaceuticals, che scende del 3,07%. Shopify scende del 3,01%. Calo deciso per Broadcom, che segna un -2,65%.
