(Teleborsa) – Il Consiglio dell’UE ha approvato il pacchetto di prestiti denominato SAFE, acronimo che sta per “Security Action For Europe” (Azione per la sicurezza in Europa) e che che ha una dotazione di 150 miliardi di euro per finanziare i piani di difesa europei.
Previsto dal piano ReArm Europe / Readiness 2030, lo strumento consente alla Commissione di raccogliere risorse finanziarie direttamente sui mercati dei capitali, fornendo leve finanziarie agli Stati membri dell’UE per aumentare gli investimenti in settori chiave della difesa, come la difesa missilistica aerea, i droni o gli abilitanti strategici. Le risorse raccolte saranno erogate agli Stati membri interessati su richiesta, sulla base dei loro piani di investimento per l’industria europea della difesa. Nello stesso tempo, SAFE incoraggerà gli Stati membri a spendere per la difesa comune.
“I tempi eccezionali richiedono misure eccezionali. Accolgo con favore l’accordo odierno su SAFE, il nostro strumento di prestito per l’industria della difesa, quale passo avanti fondamentale”, ha commentato Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, aggiungendo “con SAFE non stiamo solo investendo in capacità all’avanguardia per la nostra Unione, per l’Ucraina e per l’intero continente; stiamo anche rafforzando la base industriale e tecnologica di difesa europea. Si tratta di prontezza. Si tratta di resilienza. E si tratta di creare un vero mercato europeo della difesa. L’Europa sta andando avanti, con uno scopo, con l’unità e con una chiara tabella di marcia verso la preparazione al 2030.”
Gli Stati membri dispongono ora di sei mesi dall’entrata in vigore del regolamento per presentare i loro piani nazionali, come avvenuto per il Next Generation EU e per i PNRR nazionali. La Commissione valuterà i rispettivi Piani, mentre il Consiglio adotterà le decisioni esecutive, che comprenderanno l’entità del prestito e l’eventuale prefinanziamento. Il prefinanziamento, che può arrivare fino al 15% del prestito, garantirà che il sostegno possa essere erogato rapidamente per coprire le esigenze più urgenti, potenzialmente a partire dal 2025. Gli Stati membri dovranno riferire in merito ai progressi compiuti nell’attuazione al momento della presentazione delle richieste di pagamento, che possono essere presentate due volte l’anno. L’ultima approvazione per gli esborsi può avvenire fino al 31 dicembre 2030.