(Teleborsa) – L’ingresso di Kamala Harris in campagna elettorale al posto di Joe Biden ha certamente migliorato la posizione die democratici, che ora cavalcano la probabilità di vincere contro l’ex Presidente Donald Trump. “Yes, she can” ha detto infatti Obama, sostenendo la campagna elettorale di Harris. Ma questo che impatto avrà sui mercati? E quali sono le implicazioni di portafoglio?.
Per Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management, quest’ultimo repentino cambiamento conferma che è meglio evitare modifiche sostanziali al portafoglio in risposta agli sviluppi della campagna elettorale o in previsione di un particolare risultato elettorale. L’analista consiglia piuttosto di sfruttare la diversificazione, per gestire i picchi di volatilità ed ampliare le fonti di rendimento per evitare pregiudizi nei confronti dei principali eventi di rischio.
Come cambiano le probabilità elettorali
Abbiamo adeguato le nostre ultime probabilità per tenere conto dei cambiamenti nel comportamento degli elettori – spiega Haefele – assegnando allo scenario Blue Sweep (Harris con la maggioranza democratica al Congresso) una probabilità del 15%, e ad un risultato in cui Harris vince ma con un Congresso diviso (Senato repubblicano, Camera democratica) del 40%.
Viene invece assegnata una probabilità del 35% ad uno scenario Red Sweep (Trump con la maggioranza repubblicana del Congresso) ed una probabilità del 10% ad uno scenario in cui Trump vince con un Congresso diviso (Senato repubblicano, Camera democratica).
Come cambia l’impatto sui mercati
Nello scenario in cui vince la Harris senza una maggioranza, sarebbe molto difficile per la nuova amministrazione apportare i cambiamenti politici radicali promessi e, quindi, si avrebbe un impatto più contenuto sui mercati finanziari: l’azionario vedrebbe avanzare i settori industriale, delle materie prime e delle energie rinnovabili, mentre l’impatto sarebbe minimo sulle prospettive di crescita, inflazione, politica monetaria e sul dollaro.
Lo scenario Blue Sweep (Harris con la maggioranza al Congresso) sarebbe probabilmente il risultato più negativo per i mercati azionari, principalmente a causa di una maggiore probabilità di un aumento dell’imposta sulle società. I tassi di interesse probabilmente diminuirebbero, di riflesso ad un’inflazione e una crescita più basse, e vi sarebbero maggiori tagli della Fed. Lo scenario sarebbe invece negativo per il dollaro.
Meglio mantenere un portafoglio ben diversificato
“Quest’ultimo cambiamento nelle preferenze elettorali – commenta l’analista di UBS Global Wealth Management – sottolinea la nostra precedente indicazione che punta ad evitare cambiamenti di portafoglio radicali in risposta agli sviluppi della campagna elettorale. Continuiamo a sostenere la diversificazione del portafoglio per mitigare l’aumento della volatilità, per ampliare le fonti di rendimento e per evitare distorsioni comportamentali”.
“Ci aspettiamo lo S&P 500 raggiungerà quota 5.900 entro dicembre 2024, con una forte crescita degli utili vicino all’11% quest’anno e all’8% nel 2025. – conclude l’esperto – Rimaniamo costruttivi sull’oro in un contesto di tensioni geopolitiche, di un crescente deficit fiscale statunitense e imminenti tagli dei tassi da parte della Fed. Raccomandiamo inoltre di rivedere e affrontare la sovraesposizione del portafoglio a settori, valute e paesi sensibili alle elezioni. Gli asset alternativi possono anche aiutare a diversificare i portafogli, con gli hedge fund che offrono una bassa correlazione con le classi di attività tradizionali ed il private equity che evidenzia una minore esposizione alla volatilità della crescita a favore di società più piccole”.