(Teleborsa) – ERG, società quotata su Euronext Milan e attiva nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ha chiuso il primo semestre 2024 con ricavi adjusted pari a 386 milioni di euro, in lieve aumento rispetto al primo semestre 2023 (370 milioni), principalmente a seguito del contributo derivante dalla maggiore capacità in esercizio in parte compensato dai minori prezzi di vendita, inferiori rispetto al primo semestre 2023.
Il margine operativo lordo adjusted, al netto degli special items, si attesta a 281 milioni, in aumento rispetto ai 271 milioni registrati nel primo semestre 2023
Il risultato netto di Gruppo adjusted è pari a 106 milioni, in diminuzione rispetto al primo semestre 2023 (114 milioni), e riflette maggiori oneri finanziari (+1 milione) principalmente per l’effetto legato ai meccanismi di rendicontazione del Tax Equity Partner del portafoglio USA e maggiori imposte per 4 milioni, in aumento a seguito del venir meno dal 2024 del beneficio fiscale in Italia dell’ACE9 (Aiuto alla crescita economica). Il risultato netto di Gruppo reported è pari a 128 milioni, comprensivo degli impatti net tax degli special items, in forte aumento rispetto ai 79 milioni del primo semestre 2023.
“Nel secondo trimestre il margine operativo lordo è in crescita grazie principalmente al contributo dei nuovi assets, tra cui i primi progetti di repowering in Italia e i nuovi impianti in Francia, Spagna e Stati Uniti, quest’ultimi consolidati a partire dal 1° aprile 2024 – ha commentato l’AD Paolo Merli – L’effetto volume, tuttavia, è stato in buona parte eroso dalla minore valorizzazione delle vendite, in un contesto di prezzi di mercato per l’energia elettrica in significativa contrazione nei paesi in cui il gruppo opera, rispetto ai valori particolarmente elevati registrati nello stesso trimestre del 2023″.
“Prosegue lo sviluppo del nostro portafoglio in linea con il nuovo Piano Industriale con quasi 500 MW di capacità installata entrati in servizio nel periodo, che diventeranno 600 MW entro la fine dell’anno con il completamento di tre parchi in costruzione in Italia, Francia e Germania”, ha aggiunto.
L’indebitamento finanziario netto ante IFRS 16 risulta pari a 1.912 milioni, in sensibile aumento (+467 milioni) rispetto al 31 dicembre 2023 (1.445 milioni). La variazione riflette gli effetti della distribuzione dei dividendi agli azionisti (148 milioni), degli investimenti ed acquisizioni nel semestre (444 milioni), del pagamento delle imposte (53 milioni)11, della variazione del circolante (66 milioni), del completamento del programma di acquisto azioni proprie (37 milioni) in parte compensati dal margine operativo lordo del periodo (281 milioni).
Confermate le guidance per l’anno: margine operativo lordo stimato nell’intervallo compreso tra 520 e 580 milioni, investimenti tra 550 e 600 milioni e l’indebitamento finanziario netto a fine 2024 atteso tra 1.750 e 1.850 milioni3, nonostante il pagamento dell’imposta sostitutiva per l’affrancamento degli avviamenti delle ultime acquisizioni in Italia, per complessivi 36 milioni di Euro, non prevista nella precedente guidance.