(Teleborsa) – Le Fondazioni di origine bancaria detengono un patrimonio contabile di 41.190 milioni di euro al 31 dicembre 2023, pari all’85% del passivo di bilancio, in aumento di circa 623,5 milioni di euro (+1,5%) rispetto al 2022. L’attivo delle Fondazioni ammonta a poco più di 48,5 miliardi di euro, in crescita (+2%) rispetto a fine 2022 (era pari a 47,6 miliardi). È quanto emerge dal Rapporto annuale delle Fondazioni, curato da Acri.
Gli investimenti correlati alla missione (MRI), sulla base della rilevazione sui bilanci del 2022, si attestano complessivamente a 4.645 milioni di euro, rappresentando il 9,8% del totale attivo e l’11,4% del patrimonio (incidenze che restano pressoché invariate rispetto al 2021). Lo Sviluppo locale resta il settore in cui le Fondazioni canalizzano la maggior parte delle risorse, incidendo per l’83% sul totale degli investimenti.
Dal punto di vista economico, l’esercizio 2023 ha registrato una crescita generalizzata proventi, il cui totale si attesta a 2.010,3 milioni di euro, il 41,1% in più rispetto al 2022.
Dall’esame delle tipologie di ricavo, si rileva che, nel 2023, i dividendi sono pari a 1.522,3 milioni di euro (+22,5% rispetto al 2022): di cui 944,7 milioni da partecipazioni bancarie (47% sul totale dei proventi) e 577,6 milioni da partecipazioni non bancarie (28,7% sul totale dei proventi). Seguono: gestione degli strumenti finanziari (305,3 milioni, 15,2%) gestioni patrimoniali (104,5 milioni di euro, 5,2%), altri proventi ordinari di natura non finanziaria e straordinari (78,2 milioni, 3,9%).
L’evoluzione del processo di dismissioni delle partecipazioni nelle banche conferitarie, iniziato nei primi anni ’90, quando le Fondazioni detenevano la totalità del pacchetto azionario delle banche partecipate, ha portato, a dicembre 2023, alla situazione per cui l’83% delle Fondazioni ha una partecipazione inferiore al 5% (38 non detengono più alcuna partecipazione, 35 hanno una partecipazione inferiore al 5%). Solo 9 Fondazioni hanno una partecipazione tra il 5 e il 50%, 4 hanno una partecipazione superiore al 50% (nel rispetto della normativa, che prevede una deroga in tema di controllo a favore delle Fondazioni di piccola dimensione e di quelle con sede nelle regioni a statuto speciale).
L’avanzo di esercizio relativo al 2023 è stato pari a 1.313,9 milioni di euro, corrispondente al 3,2% del patrimonio medio di periodo, segnando una crescita del 45% rispetto al 2022; la sua incidenza sul totale dei proventi scende a 65,4% (era 63,6% nel 2022).
Attività istituzionale
L’attività erogativa delle Fondazioni di origine bancaria nel 2023 è stata pari a 1.047,5 milioni di euro, in aumento dell’8,9% rispetto all’anno precedente; è il miglior risultato negli ultimi 12 anni. Il numero delle iniziative finanziate nel 2023 è stato 21.981 (in linea con lo
scorso anno), con un importo medio di 47.654 euro (45.171 euro nel 2022). In linea con gli esercizi precedenti, le erogazioni annuali risultano nettamente prevalenti (89,5%) rispetto a quelle pluriennali (10,5%).
Quanto all’importo della singola iniziativa, in linea con il quadro rilevato negli anni precedenti, le erogazioni annuali di importo superiore a 500mila euro assorbono il 46,8% del totale erogato, quelle tra 100 e 500mila il 24,8%, quelle tra 5 e 100mila il 26,1%, quelle fino a 5mila euro assorbono il 2,4% del totale.
Struttura operativa
A fine 2023 gli occupati nelle Fondazioni erano 1.036, con una spesa complessiva di 77,8 milioni di euro (+4,7% rispetto al 2022). Il 93% delle risorse umane delle Fondazioni è costituito da personale in organico, impiegato a tempo pieno nell’80% dei casi. Riguardo alla presenza di genere, il personale femminile si attesta al 60% del totale degli occupati. Anche nel 2023, l’alto grado di scolarizzazione del personale viene confermato: il 74% degli occupati è laureato.
Il commento di Azzone
“L’attenta politica di diversificazione del patrimonio perseguita dalle Fondazioni in questi anni – ha dichiarato Giovanni Azzone, presidente di Acri – le ha preservate da un’eccessiva erraticità dei mercati e ha permesso loro di garantire la continuità della loro azione. Tutto questo ha prodotto un impatto positivo anche sull’attività erogativa delle Fondazioni che, nel 2023, è tornata complessivamente a superare la soglia del miliardo di euro erogati, il miglior risultato degli ultimi 12 anni”.
“Le Fondazioni di origine bancaria stanno confermando la loro modalità di approccio bifocale: da un lato, contribuiscono a rispondere alle emergenze, dall’altro, mettono a disposizione le loro competenze progettuali, i loro ingenti patrimoni e il loro sistema di relazioni, per collaborare con chi è impegnato a immaginare un futuro sostenibile e inclusivo per tutti”, ha aggiunto.