(Teleborsa) – Michele Morganti Head of Insurance & AM Research, Senior Equity Strategist di Generali Investments, osserva come il quadro finanziario rimanga molto accomodante, con una probabilità di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre.
“Le azioni hanno registrato un leggero aumento – spiega l’esperto – nonostante le difficoltà legate alla situazione politica in Francia, grazie anche a una visione sui dazi tra Stati Uniti e Unione Europea ora più chiara e a condizioni finanziarie complessivamente favorevoli. Gli indicatori di volatilità, come l’indice VIX, e l’incertezza politica risultano rassicuranti, con la posizione degli investitori superiore alla media, ma ancora non eccessivamente ottimistica”.
Le prospettive di mercato, aggiunge Morganti, sono “sostenute dagli indicatori di fiducia dell’EMU e da una buona stagione di reporting del secondo trimestre, soprattutto negli Stati Uniti, dove i margini sono resilienti e i risultati hanno superato le aspettative del consensus. Si prevede che, nel breve termine, il ritmo degli utili si attenui leggermente, con una ripresa attesa entro la fine dell’anno”.
“La preferenza rimane per le azioni“, prosegue l’analista. “Le nostre previsioni indicano ritorni soddisfacenti nei prossimi 12 mesi, anche se manteniamo un moderato orientamento positivo a causa di rischi quali valutazioni elevate negli Stati Uniti, pressioni sui rendimenti dei titoli decennali e volatilità legata a eventi macroeconomici globali.
“Tatticamente, adottiamo una posizione neutrale tra Europa e Stati Uniti, con preferenze per il settore IT statunitense e una visione di lungo termine favorevole all’Eurozona. Tra i paesi emergenti, favoriamo India, Corea e Polonia, mantenendo un leggero sovrappeso su Cina e Svizzera nel settore IT. A medio termine, intendiamo diversificare gli investimenti negli Stati Uniti tra l’SPX, aziende legate all’oro, l’innovazione nell’intelligenza artificiale e uranio.
In ambito Europeo, “la stagione di reporting del secondo trimestre evidenzia un calo a doppia cifra su base annua degli utili nel settore Energia e nei Consumi (esclusi i servizi). Al contrario, i risultati sono stati migliori per i settori Finanza, Healthcare e Tecnologia dell’Informazione, tutti con una crescita positiva degli utili per azione su base annua”.
“Pur mantenendo un orientamento ciclico e un focus sull’esposizione domestica di qualità – conclude Morganti – adottiamo una posizione più difensiva aumentando la nostra esposizione su Pharma, grazie a valutazioni convenienti e a una maggiore chiarezza sui dazi commerciali. Riduciamo invece l’allocazione in Utilities e Materiali di Consumo, considerandoli neutrali a causa dei prezzi elevati e delle revisioni al ribasso degli utili. Siamo più favorevoli ai titoli di piccola capitalizzazione rispetto a quelli di grande capitalizzazione, così come a settori quali Banche, Aerospazio e Difesa, Prodotti da costruzione, Edilizia, Retail alimentare, Assicurazioni, Pharma, Real Estate, Retail, e Semiconduttori. Invece, manteniamo una posizione di underweight su Automobili, Energia, Beni di consumo, Tecnologia avanzata, Media, Trasporti e Utility”.
(Foto: Joshua Mayo su Unsplash)