(Teleborsa) – Hera, multiservizi quotata su Euronext Milan, ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi pari a 5.536,8 milioni di euro, rispetto ai 8.297,5 milioni al 30 giugno 2023 (-33,3%), prevalentemente per la riduzione dei prezzi energetici e per il minor valore delle attività di intermediazione. Il margine operativo lordo sale a 732,7 milioni di euro (+2%); tale crescita è stata guidata da tutte le attività principali in portafoglio, dal ciclo idrico integrato alle attività sia regolate che a libero mercato dell’ambiente, fino alle tradizionali attività di vendita e distribuzione di energia consentendo di compensare il venir meno dei margini legati al superecobonus.
Nonostante l’incremento del tax rate al 28% (26,8% a giugno 2023) a seguito del venire meno di alcune ottimizzazioni fiscali, l’utile netto sale a 237,3 milioni di euro (+14,1%), rispetto ai 208 milioni del primo semestre 2023. In crescita l’utile netto di pertinenza degli Azionisti del Gruppo pari a 218,4 milioni di euro (+16,4%), rispetto ai 187,7 milioni al 30 giugno 2023
Gli investimenti operativi, al lordo dei contributi in conto capitale, si attestano a 344,4 milioni di euro, in crescita dell’8,2%. Il valore complessivo dell’indebitamento finanziario netto risulta pari a 4.063,5 milioni di euro rispetto ai 3.827,7 milioni al 31 dicembre 2023 e in miglioramento del 2% rispetto al primo semestre 2023. Il rapporto debito netto/MOL si attesta a 2,69x, ben al di sotto della storica politica prudenziale della multiutility.
“La relazione semestrale evidenzia un significativo incremento di oltre il 16% dell’utile netto di pertinenza degli Azionisti, che sale a oltre 218 milioni di euro – ha commentato l’AD Orazio Iacono – La crescita industriale è rafforzata da un significativo contributo della struttura finanziaria, la cui solidità è garantita dal rapporto indebitamento finanziario netto/MOL che si attesta a 2,69x, confermando una piena flessibilità finanziaria. La crescita della marginalità operativa è riconducibile, in particolare, alle ottime performance del business delle reti, che complessivamente portano un contributo al MOL del Gruppo di quasi 270 milioni, +11%, grazie in particolare ai servizi di distribuzione energy e al ciclo idrico, e all’accelerazione della crescita dell’area waste che sale a 172 milioni (+5,3%)”.