(Teleborsa) – Il governo indiano prenderà in considerazione proposte per un ampio pacchetto di sostegno per gli esportatori colpiti dai dazi statunitensi.
Il Ministero del Commercio e dell’Industria ha proposto misure per agevolare la liquidità degli esportatori attraverso prestiti senza garanzie e tassi di interesse agevolati. Lo affermano fonti vicine alla questione, che aggiungono che il governo potrebbe discutere il piano nella riunione di mercoledì o nei prossimi giorni.
Si prevede che le misure di aiuto saranno finanziate con i 22,5 miliardi di rupie (255 milioni di dollari) che il governo aveva stanziato per la promozione delle esportazioni nel bilancio federale a febbraio, con l’obiettivo di attutire l’impatto delle minacce tariffarie di Trump. All’epoca, i rapporti tra India e Stati Uniti erano ancora caldi e Nuova Delhi si aspettava di uscirne relativamente indenne. Ma le relazioni si sono deteriorate drasticamente negli ultimi mesi, con la Casa Bianca che ha imposto dazi del 50% ad agosto per punire l’India per le sue barriere commerciali e gli acquisti di petrolio dalla Russia.
I dazi sono i più alti in Asia, rendendo i prodotti indiani non competitivi rispetto ai rivali manifatturieri come Vietnam e Bangladesh. Gli Stati Uniti sono il principale mercato di esportazione dell’India e si prevede che i dazi danneggeranno maggiormente le attività ad alta intensità di manodopera come il tessile e la gioielleria.
Tuttavia, sono emersi segnali di un possibile disgelo, con i leader di entrambe le nazioni che nelle ultime ore si sono impegnati a riprendere i colloqui commerciali.
Con il mercato statunitense che sta diventando meno competitivo, concludono le fonti, il ministero sta anche valutando la possibilità di sostenere gli esportatori che diversificano le loro attività in Africa e America Latina, fornendo assistenza in materia di branding, imballaggio, stoccaggio e conformità alle normative sulle esportazioni
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