(Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha chiuso il primo semestre 2024 con un utile netto in crescita del 12,9% a 4.766 milioni di euro, da 4.222 milioni del primo semestre 2023. Gli interessi netti sono pari a 4.013 milioni di euro, in crescita del 2,1% rispetto ai 3.932 milioni del primo trimestre 2024 e del 12% rispetto ai 3.584 milioni del secondo trimestre 2023. Le commissioni nette sono pari a 2.381 milioni di euro, in aumento del 4,8% rispetto ai 2.272 milioni del primo trimestre 2024. In dettaglio, si registra una crescita del 5,8% per le commissioni da attività bancaria commerciale e del 2,5% per le commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli,…), nel cui ambito si registra una diminuzione del 6,9% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli e un aumento del 2,9% per quella relativa al risparmio gestito.
A fine giugno 2024, l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari all’1,1% al netto delle rettifiche di valore e al 2,2% al lordo. Considerando la metodologia adottata dall’EBA, l’incidenza dei crediti deteriorati è pari all’ 1% al netto delle rettifiche di valore e all’ 1,9% al lordo. L’esposizione verso la Russia è in ulteriore riduzione, diminuita di circa l’86% (oltre 3,1 miliardi di euro) rispetto a fine giugno 2022 e scesa allo 0,1% dei crediti a clientela complessivi del gruppo, e i crediti cross-border verso la Russia sono in larga parte in bonis e classificati a Stage 2.
Intesa Sanpaolo parla di un “significativo” ritorno cash per gli azionisti: 3,3 miliardi di dividendi maturati nel semestre (che si aggiungono al buyback pari a 1,7 miliardi di euro avviato a giugno 2024).
L’attuazione del Piano di Impresa 2022-2025 procede “a pieno ritmo”, con una prospettiva di utile netto per il 2024 e per il 2025 a oltre 8,5 miliardi di euro (migliorata).
Si prevede una forte distribuzione di valore: payout ratio cash pari al 70% dell’utile netto consolidato per ciascun anno del Piano di Impresa, con un aumento del dividendo per azione relativo al 2024 e al 2025 rispetto all’importo relativo al 2023; buyback pari a 1,7 miliardi di euro avviato a giugno 2024.
L’odierno CdA ha ravvisato un acconto dividendi cash – da distribuire a valere sui risultati del 2024 – di circa 3 miliardi di euro e la delibera consiliare in merito all’acconto dividendi verrà definita il 31 ottobre prossimo, in occasione dell’approvazione dei risultati consolidati al 30 settembre 2024, in relazione ai risultati del terzo trimestre 2024 e di quelli prevedibili per il quarto trimestre 2024. Ulteriore distribuzione per il 2024 da quantificare quando verranno approvati i risultati annuali; ulteriori distribuzioni future da valutare anno per anno.