(Teleborsa) – Iren, multiservizi quotata su Euronext Milan, ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi consolidati pari a 2.697,6 milioni di euro, in diminuzione del 16,1% rispetto ai 3.214,4 milioni di euro del primo semestre 2023. I principali fattori di contrazione sono riferibili ai ricavi energetici, influenzati per oltre 320 milioni di euro dalla riduzione dei prezzi delle commodities, e per circa 48 milioni dai minori consumi ed effetti climatici. In flessione anche i ricavi correlati alle attività di efficientamento energetico quali le riqualificazioni energetiche degli edifici, a causa del progressivo completamento dei lavori correlati al Superbonus 110% (-190 milioni circa).
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) ammonta a 635,8 milioni di euro, in aumento del +4,8% rispetto ai 606,5 milioni di euro del primo semestre 2023. L’Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti è pari a 145,2 milioni di euro, in crescita (+2%) rispetto ai 143,0 milioni di euro del 30 giugno 2023.
L’Indebitamento Finanziario Netto si attesta a 4.013 milioni al 30 giugno 2024, in lieve scostamento (+2%) rispetto a 3.933 milioni di euro del 31 dicembre 2023. Gli investimenti lordi realizzati nel periodo ammontano a 369 milioni di euro, in calo (-8%) rispetto allo stesso periodo del 2023, di cui 19 milioni di euro inerenti al consolidamento di Sienambiente e 5 milioni di euro inerenti all’acquisto delle autorizzazioni per la costruzione del nuovo impianto agrivoltaico.
“Una semestrale caratterizzata da indicatori economici tutti in crescita rispetto allo scorso anno. L’EBITDA +5% e l’Utile netto +2% dimostrano che la strada tracciata, e confermata nel recente piano industriale, è quella corretta e consente al Gruppo una continua e solida crescita nel rispetto della sostenibilità finanziaria – dichiara il presidente esecutivo Luca Dal Fabbro – Gli importanti risultati economici sono supportati anche da rilevanti traguardi in termini industriali, come l’avvio del nuovo impianto fotovoltaico di Tuscania da 39MW e l’acquisto delle autorizzazioni per la costruzione del primo impianto italiano agrivoltaico avanzato da 49MW a Rovigo, oltre al proseguimento delle attività finalizzate al closing di EGEA. Supportati dai risultati ottenuti nel semestre, confermiamo le indicazioni sulla guidance 2024″.