(Teleborsa) – Websim Corporate Research (Intermonte) ha avviato la copertura su Integrated System Credit Consulting Fintech (ISCC Fintech), società attiva nell’acquisto di portafogli granulari di crediti NPL e quotata su Euronext Growth Milan, con raccomandazione “Buy” e target price di 4 euro per azione (upside potenziale del 40%).
Gli analisti scrivono che l mercato degli NPL in Italia, che nel 2017 ha raggiunto la cifra record di 72 miliardi di euro di transazioni, oggi vale appena 20-21 miliardi di euro. La specializzazione di ISCC Fintech in portafogli NPL granulari non garantiti costituiti da crediti, anche di elevata anzianità, acquisiti sul mercato secondario e in grado di generare rendimenti elevati, colloca la società in un mercato che è stato trascurato dai grandi investitori (Intrum, Amco, Ifis, iQera, Fire) e che gode quindi di una minore pressione competitiva.
Un ulteriore punto di forza di ISCC Fintech è la modalità con cui è strutturata per gestire il recupero crediti sia in fase pre-legale che giudiziale. Per il pre-legale si avvale di una rete di 10 associati per il phone collection e di oltre 120 su tutto il territorio nazionale per l’home collection. Per il recupero giudiziario si avvale della rete di oltre 250 avvocati distribuiti in circa 80 province che operano per conto di Lawyers StA, studio legale posseduto al 33% e interamente consolidato da ISCC Fintech. “Queste strutture sono flessibili e possono crescere rapidamente a seconda dei volumi da gestire”, viene sottolineato.
Dopo la perdita netta di 3,4 milioni di euro nel 2023, ISCC Fintech dovrebbe aver concluso la fase di start-up, avendo gettato le basi per incrementare il proprio flusso di ricavi dal 2024 in poi grazie a 61,9 milioni di euro di cause in corso su clienti solventi, 12,9 milioni di euro di cui si sono trasformati in ricavi per 3,2 milioni di euro nel mese di aprile grazie alla vendita di un portafoglio.
Per il 2024, gli analisti stimano che i ricavi cresceranno del 245% su base annua a 9,3 milioni di euro e che l’EBITDA raggiungerà i 4,3 milioni di euro rispetto alla perdita di 2,3 milioni di euro del 2023. Ipotizzando l’acquisto di 400 milioni di euro all’anno di nuovi portafogli (500 milioni di euro nel 2024 ), con un investimento netto annuo di 2,4 milioni di euro (3,0 milioni di euro nel 2024), viene stimato che l’EBITDA possa raggiungere i 12 milioni di euro entro il 2030 (caso base). A parità di altre condizioni, stimano una sensitività del target price di 0,40 euro per azione per ogni milione di euro di variazione dell’EBITDA atteso per il 2030.
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