(Teleborsa) – “Mercati dei capitali più integrati probabilmente accelereranno la crescita delle società finanziarie non bancarie nel nostro sistema finanziario. Ciò può supportare la diversificazione e rafforzare la stabilità finanziaria. Allo stesso tempo, tuttavia, vi sono crescenti prove che le vulnerabilità nell’intermediazione finanziaria non bancaria possono essere sia una fonte che un amplificatore di shock. Non possiamo rischiare che l’unione dei mercati dei capitali causi una nuova crisi finanziaria. Ciò farebbe deragliare completamente il progetto”. Lo ha detto Christine Lagarde, nella veste di presidente dell’European Systemic Risk Board (ESRB), in audizione alla Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo.
“Quindi, progressi tangibili verso l’unione dei mercati dei capitali e la resilienza di tutti i nodi del sistema finanziario (banche, società finanziarie non bancarie e mercati in cui interagiscono) sono strettamente collegati”, ha spiegato, sostenendo che per garantire questa resilienza devono accadere tre cose.
Innanzitutto, “l’UE deve affrontare le lacune nel quadro normativo per le società finanziarie non bancarie. Le vulnerabilità nei fondi del mercato monetario sono una delle aree che richiedono un’azione normativa urgente. I fondi del mercato monetario eseguono la trasformazione della liquidità e sono quindi vulnerabili alle fughe degli investitori. Inoltre, alcuni tipi di fondi del mercato monetario dell’UE hanno caratteristiche che possono incentivare tali fughe. Dovremmo rimuovere tali caratteristiche”.
Inoltre, l’UE deve “perseguire un approccio veramente sistemico per identificare, analizzare e rispondere meglio ai rischi sistemici in continua evoluzione”. Questo approccio sistemico “deve anche riflettersi nella regolamentazione per impedire che le attività e i rischi associati migrino al di fuori del perimetro normativo” e “per implementare questo approccio sistemico, abbiamo bisogno di dati migliori e dobbiamo migliorare il modo in cui condividiamo questi dati tra le autorità”.
Infine, l’UE deve “dare alle autorità di vigilanza europee i mezzi per fornire una risposta sistemica, quando necessario, anche attraverso poteri di vigilanza diretta – ha detto Lagarde – Mercati dei capitali più integrati significano che i rischi sistemici trascenderanno i confini ancora di più di quanto non accada attualmente. Ciò metterà alla prova i modelli di cooperazione esistenti tra le autorità. Esistono diversi modi per promuovere la cooperazione, ma in definitiva, i rischi veramente sistemici richiedono una risposta veramente sistemica, con un’unica autorità che assuma la guida“.