(Teleborsa) – Le Borse europee peggiorano a metà seduta dopo che il governo cinese ha annunciato l’imposizione di dazi aggiuntivi del 50% sulle importazioni dagli Stati Uniti, equivalenti a quelli imposti da Trump come ritorsione per una precedente mossa della Cina; Pechino ha quindi portato i dazi sui prodotti statunitensi all’84%. Stamattina, il governo cinese ha pubblicato una lunga denuncia delle politiche commerciali americane, accusando gli Stati Uniti di anni di protezionismo e di aver violato l’accordo commerciale negoziato tra le due parti verso la fine del primo mandato del presidente Trump. Il documento è stato pubblicato diverse ore dopo che Trump ha aumentato al 104% le tariffe sui prodotti cinesi.
Intanto, sale l’attesa per la riunione della Banca centrale europea (BCE) di giovedì prossimo, da cui gli investitori si aspettano un taglio di 25 punti base. Klaas Knot (Paesi Bassi) ha detto che “con il passare del tempo, siamo costretti a constatare che una guerra commerciale è uno shock negativo per l’offerta. È uno shock stagflattivo”; Jose Luis Escriva (Spagna) ha detto che Francoforte dovrà valutare un nuovo scenario sull’impatto dei dazi USA sull’inflazione; Olli Rehn (Finlandia) ritiene che “le argomentazioni a favore della continuazione della riduzione dei tassi di interesse nella riunione di aprile si siano chiaramente rafforzate”.
Seduta positiva per l’Euro / Dollaro USA, che sta portando a casa un guadagno dello 0,77%. Forte rialzo per l’oro, che segna un guadagno del 2,04%. Profondo rosso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 56,06 dollari per barile, in netto calo del 5,91%.
Sensibile peggioramento dello spread, che raggiunge quota +127 punti base, aumentando di 7 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,86%.
Tra le principali Borse europee sessione nera per Francoforte, che lascia sul tappeto una perdita del 4,00%, in perdita Londra, che scende del 3,61%, e pesante Parigi, che segna una discesa di ben -3,91 punti percentuali.
A Milano, forte calo del FTSE MIB (-3,93%), che ha toccato 32.334 punti; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sul FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 34.343 punti, in forte calo del 3,94%. Depresso il FTSE Italia Mid Cap (-3,19%); sulla stessa linea, in netto peggioramento il FTSE Italia Star (-3,15%).
Una giornata negativa per Piazza Affari, con tutte le Blue Chip che mostrano una performance negativa.
Le più forti vendite si manifestano su Saipem, che prosegue le contrattazioni a -7,39%. Soffre ENI, che evidenzia una perdita del 7,23%. Seduta negativa per Recordati, che scende del 6,71%. Sensibili perdite per Banca Mediolanum, in calo del 5,49%.
Unica maglia rosa tra i titoli del FTSE MidCap, Anima Holding raggiunge un +0,53%.
Le più forti vendite, invece, si manifestano su GVS, che prosegue le contrattazioni a -6,65%. In apnea Alerion Clean Power, che arretra del 5,24%. Tonfo di Technoprobe, che mostra una caduta del 5,16%. Lettera su MFE A, che registra un importante calo del 5,12%.