(Teleborsa) – Non è trascorso neanche un mese dalle elezioni europee, che i mercati del Vecchio Continente si trovano ad affrontare un nuovo test per la stabilità finanziaria: le elezioni anticipate in Francia. Il Presidente Emmanuel Macron, proprio in considerazione dell’esito negativo del voto in Europa, ha infatti sciolto il Parlamento ed indetto le elezioni anticipate che si terranno domenica 30 giugno (primo turno) e domenica 7 luglio (secondo turno). Circa 50 milioni di francesi sono chiamati alle urne per rinnovare l’Assemblea nazionale (parlamento). Ma quale impatto stanno avendo le elezioni sui mercati? E come si muoveranno in base all’esito delle elezioni?
Il voto di domenica 30 giugno
A due giorni dal voto, i sondaggi sembrano dare ancora avanti il partito Rassemblement National di Marine Le Pen, con il 36% delle preferenze, confermando l’ascesa dell’estrema destra in Francia ed un voto di protesta contro il Presidente Macron.
Il fronte di ultradestra supererebbe ampiamente sia la sinistra del Nuovo Fronte Popolare al 29% sia il fronte che sostiene Macron indicato al 19,5% dei voti.
Mercati nervosi
Proprio in considerazione dell‘esito delle elezioni contrario all’attuale Presidente Macron sta provocando un sentimento di incertezza sui mercati finanziari, che reagiscono con un certo nervosismo in vista delle elezioni, soprattutto la Borsa di Parigi.
L’indice Cac-40 questa mattina è partito in leggero ribasso, registrando un calo dello 0,25%, a dispetto della performance migliore del resto d’Europa. Anche a settimana chiude con un segno meno (-2,1%), mentre la performance dell’ultimo mese fa segnare un significativo –7,6%.
Moody’s vede rischi peggioramento rating
E, intanto, l’agenzia di rating Moody’s ha lanciato un avvertimento: un prolungato periodo di instabilità politica post elezioni potrebbe avere “un impatto negativo” sull’ambiente operativo delle banche francesi. In particolare, l’agenzia teme “un calo sostanziale e prolungato” del valore dei titoli di Stato francesi, gli OAT, che produrrebbe una impennata dei rendimenti e dello Spread. Il risvolto della medaglia di una instabilità politica.
Ma l’agenzia anticipa che le elezioni potrebbero anche peggiorare il rating francese, mettendo a rischio il consolidamento fiscale. Attualmente, Moody’s mantiene un rating Aa2 sulla Francia, un gradino sopra quelli di S&P e Fitch, ma l’esito elettorale è “credit negative” e potrebbe portare ad un taglio dell’outlook da stabile a negativo ed alla lunga ad un abbassamento del merito di credito francese.
“La potenziale instabilità politica rappresenta un rischio di credito – ha sottolineato l’agenzia – dato il difficile quadro fiscale che il prossimo governo erediterà”.