(Teleborsa) – L’OPEC+ ha deciso di lasciare invariate le quote di produzione ufficiali, dopo che un gruppo di otto membri aveva deciso il mese scorso di aumentare volontariamente ed informalmente le quote individuali a partire da giugno. Al di là di questo aggiustamento infra gruppo, il cartello allargato, che include membri non tradizionalmente appartenenti all’OPEC, conferma tagli produttivi per 2 milioni di barili fino a fine 2026, come concordato a dicembre.
La decisione tiene conto del crollo delle quotazioni petrolifere, che hanno di recente toccato minimi al di sotto dei 60 dollari al barile, scontando le politiche dei Paesi produttori e le attese di una frenata della domanda. Il contratto in scadenza luglio sul Brent, dopo la decisione dell’OPEC+, è rimbalzato questa mattina a 65,84 dollari al barile, in rialzo dell’1,42%, mentre il future sul WTI scambia a 62,79 dollari al barile, in vantaggio dell’1,52%.
In realtà anche gli otto membri dell’Accordo aggiuntivo, i due pesi massimi Russia ed Arabia Saudita, insieme ad Algeria, Iraq, Kazakistan, Kuwait, Oman ed Emirati Arabi confermano nel complesso una riduzione di produzione di 1,66 milioni di barili al giorno fino alla fine del prossimo anno, dopo che a fine marzo era stato dato uno stop ad un ulteriore taglio volontario di 2,2 milioni di barili al giorno, che gli otto membro hanno iniziato a ridurre gradualmente. In base alle ultime decisioni assunte, questi otto paesi sono pronti a ripristinare complessivamente circa 1 milione di barili al giorno dei volumi precedentemente tagliati nel periodo aprile-giugno e valuteranno ulteriori misure per il mese di luglio.
Il prossimo fine settimana ci sarà una nuova riunione informale degli otto membri, che potrebbero decidere per un nuovo aumento produttivo di 411.000 barili dal mese di luglio.
Una nuova riunione dell’OPEC+ nella sua interezza è invece attesa per il 30 novembre. Nel frattempo, i delegati hanno chiesto al Segretariato OPEC di valutare la capacità produttiva sostenibile per ciascun paese membro, per determinare i rispettivi livelli di riferimento per il 2027, che saranno utilizzati per calcolare le quote di produzione infra gruppo.
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