(Teleborsa) – La maggior parte dei mercati azionari asiatici è in calo, con una debolezza accentuata sui titoli tecnologici, anche a causa delle indicazioni deludenti del produttore di chip Micron.
Sul fronte macroeconomico, le vendite al dettaglio in Giappone sono salite più delle attese a maggio, mentre i profitti industriali della Cina sono cresciuti del 3,4% su base annua da gennaio a maggio, raggiungendo 2,75 trilioni di yuan cinesi (nei primi quattro mesi di quest’anno erano aumentati del 4,3%).
Intanto, lo yen giapponese si è indebolito al minimo di quasi 38 anni, toccando quota 160,82 contro il dollaro USA, un livello più debole rispetto a quello che ha indotto l’intervento delle autorità ad aprile e maggio. Il ministro delle Finanze giapponese Shunichi Suzuki ha ribadito che il governo è preoccupato per l’impatto della flessione dello yen sull’economia e osserva da vicino il mercato valutario, secondo quanto riporta Reuters.
A Tokyo, si muove sotto la parità il Nikkei 225, che scende con uno scarto percentuale dello 0,82%, troncando così la scia rialzista sostenuta da tre guadagni consecutivi, iniziata lunedì scorso; sulla stessa linea, perde terreno Shenzhen, che ritraccia dell’1,03%. Shanghai perde lo 0,76%.
Pessimo il mercato di Hong Kong (-1,94%); sulla stessa tendenza, leggermente negativo Seul (-0,35%). In frazionale progresso Mumbai (+0,27%); in lieve ribasso Sydney (-0,64%).
Appiattita la performance dell’Euro contro la valuta nipponica, che tratta con un modesto -0,08%. Sostanziale invarianza per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che passa di mano con un trascurabile +0,19%. Seduta sostanzialmente invariata per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che tratta con un moderato +0,12%.
Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese scambia 1,07%, mentre il rendimento per il titolo di Stato decennale cinese è pari 2,23%.
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