(Teleborsa) – Seduta prudente per le principali borse del Vecchio Continente, mentre prende un certo vantaggio Francoforte. Gli operatori sono preoccupati per la possibile evoluzione dei dazi statunitensi. Gli Stati Uniti sono sul punto di concludere diversi accordi commerciali prima del 9 luglio, data in cui entreranno in vigore i dazi più elevati, ha dichiarato ieri il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent, aggiungendo che sono attesi diversi annunci importanti nei prossimi giorni. Allo stesso tempo, Bessent ha dichiarato alla CNN che l’amministrazione Trump invierà lettere a 100 paesi minori con cui gli Stati Uniti hanno relazioni commerciali limitate, avvertendoli che dovranno affrontare dazi più elevati – inizialmente fissati al 2 aprile – se non si faranno progressi entro il 1° agosto. Ha chiarito che il 1° agosto non è una nuova scadenza per i negoziati, ma piuttosto un momento chiave in cui “qualcosa succederà”. I paesi che si allineano alle “politiche antiamericane” dei paesi BRICS dovranno affrontare un ulteriore dazio del 10%, ha dichiarato sempre ieri il Presidente Trump.
Sul fronte macroeconomico, è rimbalzata la produzione industriale a maggio in Germania, mentre nel Regno Unito i prezzi delle case sono risultati stagnanti per il secondo mese consecutivo. In Eurozona, il sentiment degli investitori è migliorato più delle attese a luglio, mentre le vendite al dettaglio sono risultate migliori delle attese a maggio.
Lieve calo dell’Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,173. Giornata negativa per l’oro, che continua la seduta a 3.311,3 dollari l’oncia, in calo dello 0,79%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la sessione in rialzo e avanza a 66,94 dollari per barile, dopo che l’OPEC+ ha annunciato che aumenterà nuovamente la produzione.
Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +84 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,38%.
Tra le principali Borse europee giornata moderatamente positiva per Francoforte, che sale di un frazionale +0,4%, trascurata Londra, che resta incollata sui livelli della vigilia, e nulla di fatto per Parigi, che passa di mano sulla parità.
Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che avanza a 39.703 punti; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per il FTSE Italia All-Share, che arriva a 42.183 punti. Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (+0,2%); sulla stessa linea, consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Star (+0,08%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, seduta senza slancio per Generali Assicurazioni, che riflette un moderato aumento dell’1,20%. Piccolo passo in avanti per Unipol, che mostra un progresso dell’1,14%. Composta Banca MPS, che cresce di un modesto +1,13%. Performance modesta per Unicredit, che mostra un moderato rialzo dello 0,83%.
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Stellantis, che prosegue le contrattazioni a -2,27%. Spicca la prestazione negativa di Saipem, che scende dell’1,85%. Pensosa Snam, con un calo frazionale dell’1,11%. Tentenna ENI, con un modesto ribasso dello 0,86%.
Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Cembre (+3,27%), Maire (+2,26%), Webuild (+1,54%) e GVS (+1,44%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su Comer Industries, che ottiene -2,48%. Giornata fiacca per Ferragamo, che segna un calo dell’1,36%. Piccola perdita per Caltagirone SpA, che scambia con un -1,13%. Tentenna De’ Longhi, che cede l’1,02%.